Torbiere d’Iseo: Svasso maggiore a spasso coi pulcini

Sono gli specchi d’acqua gli ambienti prediletti dagli svassi maggiori dalla caratteristica doppia cresta.  Eccone uno, che in questi giorni si può vedere anche sul lungolago d’Iseo, mentre porta sul dorso i giovani pulcini (strisce bianche su capo e dorso) a esplorare l’ambiente circostante prima che abbiano raggiunto la completa autosufficienza.

NOME SCIENTIFICO: Podiceps cristatus. Lo Svasso maggiore presenta un becco lungo e appuntito; possiede un corpo slanciato, la cui lunghezza varia dai 46 ai 51 cm. L’apertura alare va dai 53 ai 73 cm. Il peso si aggira intorno agli 800-1.400 grammi. La livrea nuziale è molto vivace e vaporosa e il becco, in questa fase, si tinge di rosa. Nella rimanente parte dell’anno il piumaggio degli adulti, così come quello dei giovani, è grigio nella parte superiore e bianco in quella inferiore. La specie è facilmente riconoscibile anche grazie al canto frequente e squillante.

Iseo, 4 giugno 2013

La dieta è costituita da pesce, che solitamente cattura durante lunghe immersioni. Si nutre anche di girini, gamberetti, ragni, insetti d’acqua e semi. Il nido è costruito utilizzando parti di piante galleggianti ed è di solito nascosto tra la vegetazione sulla riva dei laghi. Gli svassi maggiori covano 3-4 uova nel corso di 27-29 giorni. 

Vaste distese di mucillagine in Torbiera

Come già avviene da alcuni anni, si ripete nel periodo primaverile-estivo il fenomeno della mucillagine verdastra che arriva a coprire sempre più gli specchi d’acqua delle Torbiere. Quale sia la causa non è dato di sapere né se tale fenomeno può essere deleterio per l’ecosistema acquatico. Se si tratta di eutrofizzazione, significa che vi è un eccessivo accrescimento degli organismi vegetali per effetto della presenza di dosi troppo elevate di sostanze nutritive, provenienti da fonti naturali o antropiche (come i fertilizzanti, gli scarichi civili o industriali…).