Articolo: Pesca «selvaggia» in Torbiera-Levata di scudi degli ecologisti

Fonte: Bresciaoggi domenica 22 settembre 2013 – PROVINCIA – Pagina 25

AMBIENTE. Tre associazioni mettono in guardia da nuove norme più permissive per la pratica dilettantistica

Pesca «selvaggia» in Torbiera

Levata di scudi degli ecologisti

Fausto Scolari

No all´idea di autorizzare gare e centri sportivi privati «Sarebbero in contrasto con la tutela della Riserva» La proposta: un periodo di fermo da febbraio ad aprile

Le Torbiere del Sebino: fanno discutere le norme sulla pesca

No all´estensione delle possibilità di pesca nelle Torbiere. Lo dicono ad alta voce le associazioni ecologiste «La Schiribilla e Legambiente di Franciacorta e del Basso Sebino, in merito al «Regolamento sulla valorizzazione del patrimonio ittico e sull´esercizio della pesca» all´interno della riserva.

«Il nuovo Piano di gestione – sottolineano gli ambientalisti – ha ampliato le aree dove è possibile esercitare la pesca dilettantistica, nonostante quelle già disponibili siano state finora sottoutilizzate. Ma la pesca è assoggettata al regolamento in via di approvazione definitiva, che ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio ittico: sono da evitare norme in contrasto con tale obiettivo e con la tutela del sito».

IN PARTICOLARE, gli ecologisti criticano le disposizioni che concedono la possibilità di indire gare o manifestazioni di pesca sportiva, oppure di autorizzare veri e propri Centri privati di pesca (Cpp).

«Come possono tali attività – è la loro domanda – conciliarsi con gli obiettivi di riqualificazione acquatica, di conservazione e valorizzazione del patrimonio ittico autoctono?».

Ma dalla critica alla proposta il passo è breve. «Per contenere al massimo gli impatti negativi, proponiamo che non siano autorizzate manifestazioni o gare di pesca; che non siano autorizzati Cpp; sia vietata l´immissione di pesci “pronta pesca”; siano individuate anche in zona 2 ben precise postazioni fisse».

Gli ambientalisti propongono poi di limitare gli spazi e i «numeri», fissando un massimo di presenza giornaliera di pescatori. Si propone inoltre un «fermo pesca» da febbraio ad aprile, poiché in alcune aree sostano i migratori, in particolare anatre tuffatrici (morette, moriglioni) e vi nidifica il tuffetto. E così il sasso è lanciato. Ora si vedrà quali riscontri avrà la proposta.

QUI l’articolo uscito su Bresciaoggi: Pesca “selvaggia” in torbiera

Qui le note delle associazioni inviate all’Ente gestore

Piano di gestione: il regolamento riguarderà le aree contrassegnate col simbolo del pesce