Appuntamento a Clusane, sabato 12 gennaio: no alla distruzione dell’ultimo corridoio ecologico

Appuntamento sabato 12 gennaio, sit-in dalle ore 11 alle ore 12. Le automobili si possono lasciare al parcheggio di fronte alla concessionaria AutoFelappi per chi proviene da Clusane d’Iseo, mentre chi viene da Paratico le può lasciare nel parcheggio dell’ex hotel Casa Bianca.

I partecipanti sono pregati di disporsi in fila indiana lungo la strada di fronte al luogo dei lavori, senza occupare la carreggiata.

Vi aspettiamo numerosi.

 

Riportiamo qui il punto di vista dei titolari della società ” Costa verde”, espresso nell’articolo di Bresciaoggi del 9 gennaio 2013

CLUSANE D´ISEO. Mentre Legambiente e le associazioni «La Schiribilla» e «Monte Alto» annunciano per sabato un sit-in sull´area del cantiere

«Costa verde», il villaggio finisce in acque agitate

Il costruttore difende il progetto «nel rispetto di leggi e regolamenti» I rospi? «Faremo i tunnel»

«È il sogno di una vita che si realizza nel rispetto di tutte le leggi e di tutti i regolamenti». Così Natale Gatti, titolare della società «Costa verde srl» insieme con la moglie Antonietta e i figli Giorgio, Davide e Marinella, definisce il villaggio turistico che sta per sorgere sul confine tra Clusane di Iseo e Paratico, replicando alle contestazioni che gli sono state mosse e saranno ribadite sabato, alle 11, da Legambiente Basso Sebino e dalle associazioni «La Schiribilla» e «Monte Alto» nel corso di un sit-in di protesta sull´area del cantiere.

La famiglia Gatti ha gestito per anni l´albergo Punta dell´Est, a Clusane, poi l´osteria «Ai Nidrì» a Iseo. Cinque professionisti, insomma.

Nel 1983 costituiscono la «Costa verde» che compera 45mila mq di terreno orlato da un folto canneto: l´intenzione è di impiantarvi un´attività turistica in linea con quanto prevede lo strumento urbanistico. Da allora inizia un percorso a ostacoli lungo 30 anni. La famiglia Gatti non ha mai mollato. Un sogno nutrito di puntiglio, il suo. All´inizio fa progettare un campeggio. Quindi ottiene di poter costruire un villaggio. Nel 1996 la Giunta regionale retrocede l´area in questione ad «agricola». Nel 1999, invece, una variante al Prg ne recupera la destinazione d´uso a villaggio. Nel 2006 e 2007 la Sovrintendenza boccia ben tre progetti annullando per tre volte l´autorizzazione paesistica rilasciata dal Comune. Il 12 novembre 2008 il Tar dà torto alla ricorrente «Costa verde» e ragione alla Sovrintendenza.

I Gatti riprendono l´iniziativa affidandosi ad altri progettisti, che adottano la strategia di concordare le soluzioni con la Sovrintendenza. Il progetto è suddiviso in tre parti: villaggio e piscine; rotonda e parcheggio; attrezzature sportive e percorsi a lago fruibili da tutti.

Il 29 marzo 2010, prima che sia licenziato il Piano territoriale regionale, il Comune emette il permesso di costruire villaggio e piscine; cancellato tutto il resto, tranne la rotonda, a carico dei Gatti. L´avvio dei lavori resta però bloccato, perchè l´area interessata è classificata come bosco dalla legge regionale 27/2004. «Pioppi che avevo piantato io stesso, nel 1983, non un bosco spontaneo», precisa Gatti.

Gli ultimi mesi sono serviti a progettare la trasformazione del bosco e le conseguenti opere di compensazione, poi approvate dall´apposita conferenza dei servizi. «Tutto in regola – sintetizza Natale Gatti -. Quanto ai rospi bufo bufo, è la strada provinciale Iseo-Paratico che li falcidia durante le migrazioni: per favorirne l´attraversamento, realizzeremo due tunnel sotterranei».G.Z.

 

 

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