Torbiere del Sebino: messa in sicurezza del percorso centrale

Sono stati affidati alla ditta Gardenlake, per la somma complessiva di € 32.940, i lavori per la manutenzione straordinaria del percorso centrale (ora interdetto), danneggiato dall’evento meteorico calamitoso del 25 settembre scorso. Si tratta dell’area senza dubbio più critica, da mettere in sicurezza prioritariamente. Gli interventi interessano palizzate, staccionate, scalini, ma anche tratti della struttura portante di un ponte e buche di “svuotamento” del sentiero. 

L’Ente gestore ha nel frattempo aperto regolare sinistro, richiedendo risarcimento nei termini della polizza assicurativa in essere.

TUTTE LE OPERE DA METTERE IN CANTIERE, ANCHE IN TEMPI SUCCESSIVI,  seguiranno le direttive indicate nel Progetto Definitivo – Esecutivo commissionato alla Società Graia riguardo ad alcuni punti critici individuati lungo gli itinerari pedonali e che sono in condizioni di deterioramento, anche per mancata manutenzione degli elementi lignei  e per fenomeni d’erosione dell’acqua, che hanno portato gradualmente al collasso di porzioni di sentiero a causa della presenza di sostegni spondali deteriorati.

Nella Relazione tecnico – illustrativa (da cui sono state tratte le immagini), a firma dell’ing. Massimo Santorelli, sono stati individuate tre aree prioritarie, di cui due lungo il percorso centrale ed una lungo quello nord. 

Per il ripristino dell’area prioritaria n° 1, sarà necessario operare via acqua: nell’area “ex-Zumbo” sarà predisposta una chiatta su cui verrà montato un escavatore di potenza tale da permettere l’infissione dei pali montanti e che abbia la possibilità di poter montare un vibro – infissore idraulico. La chiatta verrà poi trainata nel punto in cui dovranno essere eseguiti i lavori.

Gli accessi nelle aree prioritarie n° 2 e n° 3 avverranno invece via terra. 

Mappatura delle criticità. Sebbene il progetto prenda in considerazione la sistemazione delle tre aree prioritarie, i tecnici, durante la fase di rilievo, hanno perlustrato tutti i percorsi della Riserva, per individuare ulteriori altre criticità e permetterne una loro mappatura, andando a descrivere per ognuna di esse il livello di priorità (alta e bassa) oltre che le ipotesi di intervento per la loro sistemazione, divenendo così la base conoscitiva per l’Ente gestore che potrà tenerne conto per future progettualità.

 

 

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