pescatori di frodo in torbiera

Abbiamo letto (Bresciaoggi del 12 maggio 2008) che domenica 11, alcune guardie della polizia provinciale sono intervenute in torbiera, cogliendo sul fatto alcuni pescatori di frodo, che sono stati di conseguenza denunciati penalmente per la pesca abusiva in area protetta. Sono state sequestrate loro le attrezzature e i pesci catturati.

 

Noticine:

 

– li abbiamo visti anche noi quella mattina, durante la visita in torbiera, organizzata dalla Schiribilla, per il riconoscimento di piante e fiori  (si era formato un bel gruppo di persone molto sensibili e interessate, tra cui anche bambini che prendevano nota della varietà di piante)

 

– questi pescatori di frodo operano in pieno giorno, anche di domenica, calpestando la pregiata vegetazione, lasciando rifiuti di ogni genere

 

– lungo il percorso abbiamo incontrato due GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) in servizio: avevano in mano 3 grossi sacchi pieni di immondizia, raccattata nei luoghi dove i bracconieri “operano” mattino, sera, notte, feriali e festivi, addentrandosi nei canneti, senza tanto riguardo per la flora protetta e l’avifauna che vi nidifica

 

– durante la visita abbiamo anche notato, in più punti presso le rive, galleggiare grosse carpe morte:
forse le loro carni poco saporite non sono gradite ai bracconieri? o c’è qualche fenomeno di moria in atto?

 

– persino a fine mattinata, alle 11.30 circa, nell’uscire presso S.Pietro in Lamosa, abbiamo incontrato alcuni pescatori abusivi (recidivi) che si apprestavano ad entrare tranquillamente in riserva col loro armamentario…

 

– è doveroso ricordare, anche perché purtroppo se ne parla poco, che la maggior parte del servizio di vigilanza, dei verbali e delle segnalazioni è fatto con grande generosità dalle GEV ( il Consorzio non ha guardie di vigilanza), le quali però hanno poco potere, tanto più quando si tratta di identificare chi non ha, o sostiene di non avere, documenti…

 

ciao
Maria

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