Clusane 2019: salvataggio rospi…numeri in forte calo

Le guardie ecologiche volontarie della Comunità Montana e i volontari dell'associazione Monte Alto hanno trascorso le serate di due mesi e mezzo, dal 18 febbraio al 3 maggio, lungo la Sp 12 Iseo-Paratico per aiutare 1.300 Bufo Bufo. Numeri che sono il 50 % in meno rispetto allo scorso anno quando ne erano stati censiti 2.600. La causa più probabile è questa pazza primavera, prima secca e poi fredda…ma forse anche i lavori avviati il primo aprile della rotonda d’accesso al villaggio turistico Costa verde…

Leggi l'articolo de "Il Giorno" I rospi sul lago d'Iseo? Dimezzati

Qui il servizio di Teleboariohttp://teleboario.it/tbnews/sebino-calano-i-rospi-fufo-bufo-nel-2019-50-in-meno/?fbclid=IwAR1ZPlC5F2qh5pRCPTaDWRmoXFDNX_9Wzr0CRG7Ccm-2C9td5kQ5mYOGzdI

Qui il servizio di Teletutto

Clusane: ricomincia la notte dei rospi, operazione salvataggio 2014

In corrispondenza del corridoio ecologico residuale tra Monte Alto e Bassosebino, al confine tra Clusane e Paratico, è iniziata anche quest’anno la migrazione dei rospi per raggiungere il canneto, luogo di riproduzione.

In anticipo rispetto allo scorso anno, causa il clima più mite e piovoso, già nella serata del 19 febbraio sono stati salvati dai volontari una settantina di Bufo Bufo.

I volontari, già in azione, cercano aiutanti!

Qui l’appello dei volontari:

Come ormai è noto, tra Clusane e Paratico esiste una zona di migrazione dei rospi Bufo Bufo!

E' un fenomeno di grande importanza in quanto i rospi cercano di raggiungere il lago per poter deporre le uova e potersi riprodurre. Nel loro migrare dal monte, ove trascorrono la maggior parte dell'anno, trovano la strada da attraversare e, non essendo veloci nel camminare, le auto ne fanno una strage!!!!

Chi volesse contribuire al salvataggio come volontario, può presentarsi nelle sere di marzo: ci troverà presso il distributore Keropetrol (ex Tamoil), lungo la strada che da Clusane porta a Paratico.

Strumenti indispensabili:

– secchio per deporre i rospi;

– luce personale in mano o da testa,

– abbigliamento pesante e antipioggia,

– pettorina o giubbetto catarifrangente,

– scarponi o stivali,

– guanti in lattice (la pelle dei rospi è molto delicata).

E' un'iniziativa delle Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana del Sebino Bresciano ( tel: 030 986314)  in collaborazione con l'Associazione Monte Alto di Corte Franca.

 

Clusane d’Iseo: ai primi tepori partirà l’operazione «Bufo bufo 2013»

Non appena la temperatura sarà un po’ più mite, verso sera, forse già alla fine del mese, i rospi del Monte Alto si metteranno in movimento e così pure i volontari.

Come sappiamo, in corrispondenza dell’ultimo corridoio ecologico esistente tra Monte Alto e Basso Sebino, tra Clusane e Paratico esiste una zona di migrazione dei rospi: questi anfibi, dopo il letargo invernale, ritornano sempre dove sono nati, scendendo dalla zona collinare per dirigersi nelle acque del lago per la riproduzione, trovando però sul percorso un micidiale ostacolo, la strada da attraversare.

Essendo lenti nello spostamento, una gran parte è destinata a finire sotto le ruote delle auto, ma, per ridurne la moria, già dallo scorso anno volontari della Comunità Montana del Sebino Bresciano e dell’Associazione Monte Alto di Corte Franca, con altri volenterosi si prodigano nell'aiutare i rospi nel passaggio a lago.

le barriere impedirebbero ai rospi di finire in strada col rischio concreto di venire investiti, ma quest’anno non ci fondi
 …

Quest’anno l’impresa è più ardua, non solo perché il gruppo dei volontari è purtroppo sprovvisto dei teli di contenimento (causa mancanza fondi) per agevolare l’attraversamento “assistito”, ma soprattutto perché nell’area a lago è stato aperto il cantiere per la costruzione del contestato villaggio turistico.

Occorre dunque accordarsi con la proprietà per consentire il “trasbordo” dei rospi di là dalla recinzione ed eseguire l’operazione salvataggio in tranquillità.

Fra le iniziative messe in campo, oltre a vari accorgimenti quali cartelli stradali sul posto, segnaliamo la diffusione presso le scolaresche di Clusane di un dépliant allo scopo di far conoscere il fenomeno, di divulgare la necessità della salvaguardia dell'ambiente, di sensibilizzare gli abitanti sull'importanza del rispetto di questa area di transito e di raccogliere volontari per meglio proteggere questa specie anfibia.

Qui il depliant con l'appelloPieghevole rospodef 3

Per contatti: associazione.montealto@gmail.com

Bufo Bufo: operazione salvataggio conclusa

Già vi abbiamo informato della previsione di costruire un villaggio turistico a Clusane, proprio dove è rimasto l’ultimo sbocco naturale dell'unico corridoio ecologico tra il lago e la collina, meta di riproduzione del rospo comune, tutelato dalla Regione lombarda. Contro questa nuovo progetto edificatorio l’associazione Monte Alto di Corte Franca, insieme alla Schiribilla, aveva inviato osservazioni al comune di Iseo. Qui sotto un recente articolo sulla conclusione "operazione salvataggio dei rospi" ad opera di alcuni volontari di Corte Franca.

Fonte Bresciaoggi, mercoledì 09 maggio 2012 – PROVINCIA – Pagina 22

ISEO. Partita in sordina nel 2009 quest´anno l´iniziativa ha fatto boom

La campagna salva rospi ha fatto breccia a Clusane

Quasi 500 esemplari anfibi salvati durante la migrazione verso il lago

Alberto Gatti (www.bresciaoggi.it)

Domenica sera sul confine tra Clusane e Paratico si è conclusa la campagna di salvataggio dei rospi comuni che ogni anno «migrano» dai boschi del monte Alto al lago e viceversa per riprodursi.

Una campagna iniziata ai primi di marzo, in solitario, da Alberto Gatti, membro dell´associazione Montealto di Corte Franca, e poi continuata con una mobilitazione crescente al suo fianco. Alle ronde spontanee ha dato una sorta di benedizione istituzionale (e di fatto obbligatoria grazie alla legge regionale 10 del 2008) la Comunità montana del Sebino bresciano inviando sul posto una delle sue guardie ecologiche più attive, Francesco Econimo, anche lui Cortefranca. Gatti ed Econimo hanno tenuto una contabilità degli anfibi salvati e perduti nelle 60 sere in cui i volontari sono entrati in azione. «Il grosso della migrazione di andata quest´anno è cominciato tardi, a causa del clima siccitoso perdurato per tutto marzo- racconta Gatti-. Abbiamo aiutato ad attraversare la strada provinciale dal monte al lago 394 rospi, di cui 318 maschi e 76 femmine. Una sessantina, purtroppo, ci sono scappati e sono finiti sotto le ruote delle auto». La migrazione di ritorno, dal lago al monte, è partita l´8 aprile e si è intensificata durante le piogge di fine mese. Centocinque gli esemplari salvati, di cui la metà femmine; una dozzina le perdite. «Fra gli animali che abbiamo rilasciato alle pendici del monte Alto ce n´era anche uno molto piccolo nato solo l´anno scorso fra i canneti del lago», ricorda Econimo.

Quanto sia valso stavolta il contributo dei volontari sebini a evitare l´estinzione degli anfibi terricoli del basso lago, lo si potrà misurare con la prossima migrazione. Il passaggio sulla strada provinciale Iseo-Paratico Alberto Gatti l´ha scoperto nel 2009 mentre andava Pontirone, sulla sponda bergamasca del Sebino, a dar man forte ai volontari locali che raccolgono con secchi i soggetti bloccati contro i muri di contenimento della litoranea e poi li liberano in acqua. Stessa operazione egli ha ripetuto nel 2010 e nel 2011, ma da solo, a Clusane. Quest´anno è invece riuscito a coinvolgere amici e passanti. E porterà i dati della campagna 2011 al convegno sulla tutela degli anfibi in Lombardia previsto a Endine il 26 maggio. G.Z.