Riserva delle Torbiere più accessibile: rampe in legno per superare l’ostacolo dei gradini

Si amplia la fruibilità dell’area protetta, permettendo ad una fascia più ampia di visitatori

di poter godere del patrimonio naturalistico. Anche le persone diversamente abili potranno superare in alcuni casi  l’ostacolo dei gradini.

Nell’ambito del progetto “I Like Torbiere” sono, infatti, previste azioni atte al miglioramento delle strutture esterne e alla fruibilità della Riserva Naturale Torbiere del Sebino. Per migliorare il percorso per le persone diversamente abili saranno installate rampe di legno sui gradini dei pontili che arrivano fino alla torretta di Birdwatching.(DIS31_2019)

NUOVI STAGNI, POSATOI, ZATTERE E SCHERMATURE IN RISERVA

NUOVI STAGNI, POSATOI, ZATTERE E SCHERMATURE IN RISERVA

Nell'ambito del programma I LIKE TORBIERE, è stato messo a punto dal dottore forestale Eugenio Mortini, su incarico dell'Ente gestore, il progetto definitivo/esecutivo per incrementare il grado di biodiversità all’interno della Riserva in vari punti dell'area protetta, in territorio di Provaglio d'Iseo.

Gli ambienti interessati dagli interventi sono prevalentemente di tipo acquatico, in quanto, ad esempio, le zattere galleggianti verranno posate entro una delle vasche principali, così come i nidi artificiali saranno collocati al di sopra dei tralicci dismessi per l’energia elettrica presenti all’interno di una delle vasche. Le arelle schermanti invece saranno installate lungo il percorso centrale, mentre gli stagni realizzati presso il magazzino dell'Ente (località ex-Zumbo).

Alcune delle opere in previsione mirano alla tutela specifica dell'avifauna. Più volte nelle relazioni scientifiche annuali degli ornitologi, si è consigliato vivamente di ridurre e/o eliminare il problema del disturbo umano, schermando soprattutto il percorso pedonale centrale, nelle parti molto scoperte, evidenziando che “la situazione ideale per l’avifauna presente nella Riserva è di non entrare mai in contatto visivo con l’uomo; una fitta schermatura è di fondamentale importanza in quanto si ritiene che il disturbo antropico sia una delle principali variabili che influenza la composizione ornitica sia durante la nidificazione sia durante lo svernamento” (da Relazione ornitologica 2015

Altri interventi in programma intendono specificatamente favorire la nidificazione (posatoi, zattere), mentre i due stagni nei pressi del magazzino dell'Ente arricchiranno la zona di insetti, anfibi e piante acquatiche.

Poiché uno degli stagni avrà anche scopo didattico, presumiamo che, essendo la zona al di fuori del percorso autorizzato per i visitatori, l'accesso sarà normato da un regolamento. Si tratta di un'area importante di nidificazione, quindi si potrebbero consigliare, oltre all'ingresso esclusivo con guida, periodi di interdizione per non disturbare il ciclo riproduttivo. Per le stesse motivazioni, ci siamo espressi contrari alla realizzazione, in particolare in questo ambito naturalistico, di una zona sosta per le scolaresche

Nello specifico gli interventi riguarderanno:

1) Posa di strutture galleggianti per la nidificazione della sterna: le zattere per le sterne verranno immerse in acqua all’interno di una delle vasche, che il Piano di Gestione non classifica come Habitat. Il fine è quello di incentivare la nidificazione della sterna (Sterna hirundo), specie che in Italia è in fortissimo calo.

2) Posa di due nidi artificiali per rapaci, collocati al di sopra dei piloni dell’energia dismessi, che, pertanto, si prestano ad un utilizzo quale supporto per l’ancoraggio di dimore artificiali. La specie target è il falco pescatore (Pandion haliaetus), specie piuttosto esigente ma che potrebbe utilizzare i nidi artificiali quali strutture di rifugio.

3) Creazione di due piccoli stagni ad acque basse, di cui uno con scopo anche didattico. Lo stagno didattico presso il magazzino viene realizzato all’interno del prato vicino alla struttura, al di fuori di zone classificate Habitat. Verrà creato con funzione principalmente naturalistica, ma anche per permettere l’osservazione di un piccolo ambiente umido ad acque basse. Il secondo stagno lambisce invece l’Habitat 7230 Torbiere Basse alcaline, ma interessa una zona marginale, con presenza di cespugliame di rovo. Avrà funzione prettamente naturalistica, per ospitare insetti e anfibi propri degli ambienti ad acque basse. All’interno saranno messe a dimora anche alcune piante acquatiche quali Trapa natans e Ninphea alba.

4) Creazione di tre schermature del percorso pedonale centrale, in corrispondenza delle aperture della vegetazione, mascherando il passaggio dei visitatori in transito al fine di non arrecare disturbo alle specie avifaunistiche. Le strutture, di circa due metri di altezza e con lunghezza variabile tra due e sei metri secondo il punto di posa, sono realizzate in cannucciato di salice. Ogni struttura è in realtà costituita da una doppia parete entro cui il visitatore transiterà per l’osservazione delle fauna tramite feritoie.

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Qui la documentazione, da cui sono state tratte anche le immagini:1_-_RELAZIONE_GENERALE2_QUADRO_ECONOMICO; 3_CME_ELENCO_PREZZI​  4_-_PALNIMETRIA_DEGLI_INTERVENTI 5_ZATTERE_AVIFAUNA6_NIDI_ARTIFICIALI_PER_RAPACI;7A_STAGNO_DIDATTICO;                                            7B_-_STAGNO_NATURALE 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva delle Torbiere: riposizionamento delle boe di delimitazione nelle Lamette

faunacatasteDopo gli interventi di manutenzione straordinaria, effettuati nella primavera scorsa, con la messa in sicurezza delle piazzole di pesca (4 costruite ex novo e 2 ristrutturate) e dei percorsi pedonali, il taglio e la potatura di piante arboree in condizioni di degrado e/o morte e la composizione di cataste faunistiche e di fascine per l’ittiofauna, arriva ora la volta della risistemazione delle boe che segnano il confine della Riserva nella zona a lago.  

L’Ente gestore ha dato il via all’intervento che si rende necessario poiché nel tempo (e da tempo) diverse boe si sono spostate. Si prevede pertanto il recupero di quelle alla deriva, il loro ricollocamento lungo il  perimetro delle Lamette, con posa di nuova zavorra e collegamento con tratto di catena in acciaio. La somma impegnata è di € 939,40.

Determina del direttore della riserva: 59-2016

confine

Provaglio d’Iseo: il 16 febbraio l’elezione del Presidente della Comunità della Riserva

Il prossimo 16 febbraio, alle ore 18 si terrà presso il Municipio di Provaglio, sede legale dell’Ente gestore, l’assemblea della Comunità della Riserva delle Torbiere del Sebino: fra i punti all’ordine del giorno, oltre alle questioni di bilancio, l’elezione del nuovo Presidente dell’Ente, attualmente rappresentato da Giovanni Lecchi che ha avanzato le proprie dimissioni dopo circa un quinquennio di reggenza (eletto nella primavera del 2010 su indicazione dell’Amministrazione provagliese).

La presidenza attuale avrebbe potuto protrarsi per altri due anni, divenendo settennale, perché nel febbraio del 2012, in occasione dell’adeguamento dello statuto dell’Ente alla nuova legge regionale, Lecchi fu riconfermato all’unanimità per altri cinque anni. 

Nel frattempo però la Giunta di Provaglio ha cambiato “colore” e, stando a recenti dichiarazioni di stampa del nuovo sindaco di Provaglio, si prospetta un biennio ancora "provagliese" (Torbiere, scatta il turnover 27.1.2015), mentre lo stesso Lecchi qualche giorno prima pareva convinto che il turno toccasse a Iseo.

In discussione anche il rendiconto dell’esercizio finanziario 2014, le previsioni di bilancio per il 2015 e per il triennio 2015-2017.

Ricordiamo che l’assemblea è aperta al pubblico

Qui l’avviso di convocazionefebbraio2015

rn 27-1-015 19

 

 

 

 

Riserva delle Torbiere del Sebino: nominato il neodirettore

Ivan Bonfanti

A sinistra il dott. Ivan Bonfanti (foto tratta dal sito Parco del Serio)

Nominato il nuovo direttore della Riserva delle Torbiere: si tratta del biologo Ivan Bonfanti, che, attualmente, risulta anche responsabile del Settore Ecologia e Ambiente  del Parco regionale del Serio.

Il presidente dell’Ente gestore, sentito il parere del Consiglio, ha deciso di conferire l’incarico al dott. Bonfanti,  scelto fra circa 7-8 candidati selezionati in base al curriculum e agli esiti del colloquio del 7 gennaio.

I compiti del direttore della riserva, previsti dall’art. 18 dello statuto dell’Ente:

a) dirige la riserva;

b) rilascia le autorizzazioni e i nulla osta di competenza dell’ente;

c) assiste ai lavori del consiglio di gestione e della comunità della riserva in qualità di segretario,

d) comunica alla Giunta regionale ogni variazione intervenuta nell’assetto degli organi di gestione della riserva e trasmette la documentazione relativa agli obblighi informativi per l’attività di monitoraggio, come definita dalla Giunta regionale;

e) esegue le deliberazioni del Consiglio di gestione e della Comunità della riserva

f) propone al Consiglio di gestione ed alla comunità della riserva i provvedimenti ed i progetti per migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’ente;

g) propone lo schema del bilancio preventivo ed il conto consuntivo da sottoporre al Consiglio di gestione;

h) provvede agli acquisti in economia ed alle spese necessarie al normale ed ordinario funzionamento dell’ente

i) presiede alle aste, alle gara d’appalto ed alle commissioni di concorso;

j) firma i mandati e le reversali di incasso;

k) firma la corrispondenza e gli atti che non siano di competenza del Presidente;

l) adotta gli atti di assunzione e di gestione del personale;

m) è responsabile del servizio amministrativo e contabile;

Auguriamo al neo direttore un buon lavoro, certi che si tratti di un professionista all’altezza del compito che si accinge a espletare.

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Come già ventilato nei mesi scorsi, il Presidente Lecchi lascerà il proprio incarico in primavera, quando scadrà il mandato quinquennale. Ulteriori informazioni nell’articolo “Cambi al vertice per il Consorzio delle Torbiere“, pubblicato in data odierna sul Giornale di Brescia e reperito sul web.

 

Prossima nomina del direttore della riserva: le associazioni auspicano una scelta ad hoc

In vista della nomina del nuovo Direttore della Riserva delle Torbiere del Sebino, associazioni ambientaliste e naturalistiche bresciane auspicano una scelta che consideri attentamente le particolarità delle Torbiere.

Questo il comunicato stampa del 10 dicembre 2014:

Le associazioni ambientaliste e naturalistiche bresciane hanno appreso con grande soddisfazione che, finalmente, è stato indetto un bando per la nomina del Direttore della Riserva Naturale Orientata delle Torbiere del Sebino, figura indispensabile per la gestione di qualsiasi area protetta ma che, purtroppo, risulta mancare per le Torbiere.

Abbiamo appreso che l’Ente gestore richiede, tra le altre, “particolari conoscenze in materia forestale, botanica e faunistica”. Sembrerebbe una richiesta scontata ma non lo è affatto, considerando tutte le aree protette italiane alla cui dirigenza sono state poste figure professionali molto lontane dagli ambiti naturalistici.

Dato che si tratta di una Riserva Naturale Orientata alla salvaguardia dell’Avifauna, dato che quest’ultima ha subito un gravissimo calo numerico negli ultimi anni, dato che la situazione ecologica delle Lame è sempre più compromessa, si auspica che possa arrivare un Direttore con adeguate e comprovate competenze in ambito naturalistico.

Sottoscrivono:

Foto di Angelo Danesi

Il comunicato stampa in pdfCOMUNICATOdirettoreriserva

 

Riserva delle Torbiere: in arrivo la nomina di un nuovo direttore

V. aggiornamento qui.

Sentito il parere del Consiglio di amministrazione, il nuovo direttore sarà scelto sulla base della valutazione dei curricula e del colloquio dal62842d231b1 Presidente dell’Ente gestore tra i candidati iscritti nell’elenco regionale dei direttori di parco, che dovranno presentare la domanda entro 15 dicembre di quest’anno.

Per lungo tempo l’incarico è stato svolto dalla Geom. Giuliana Aste, che però, non avendo i requisiti sanciti dalla nuova normativa (legge regionale 4 agosto 2011 n. 12), non può ricoprire tale carica. D’altronde risulta che da alcuni anni la signora Aste non eserciti più ufficialmente la funzione di direttore e la sua presenza nei vari organismi dell’Ente figura unicamente come segretaria verbalizzante, diversamente dal passato.

Con la legge lombarda n. 12 è stata individuata, infatti, la nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette, che disciplina, tra l’altro, le modalità di scelta del direttore dei parchi.

Nel maggio del 2012 la Giunta regionale ha istituito il primo elenco dei direttori, fissando anche i requisiti professionali e le competenze necessarie, tra cui il possesso di un diploma di laurea e almeno tre anni di comprovata esperienza professionale nella pubblica amministrazione, in enti di diritto pubblico, aziende pubbliche o private o studi professionali, maturati in un ruolo corrispondente per contenuto, autonomia e responsabilità, a uno pari o immediatamente inferiore a quella dirigenziale. L’elenco è aggiornato due volte l’anno, rispettivamente entro il 30 giugno e il 21 dicembre.(v.qui l’ultima revisione a pag.8).

Nello specifico l’Ente gestore, nell’avviso pubblico di conferimento dell’incarico, richiede particolari conoscenze in materia forestale, botanica e faunistica, paesaggistica, legislazione ambientale, gestione opere pubbliche, capacità progettuali e promozionali di iniziative e manifestazioni didattico-ricreative, gestione di progetti di tutela e promozione del territorio, spiccata competenza gestionale-amministrativa, capacità di relazione e coordinamento con gli enti territoriali (Regione, Provincia, Comune etc) e con altre istituzioni presenti sul territorio preposte a funzioni ambientali.

L’incarico, di durata triennale e con possibilità di proroga, sarà affidato mediante contratto di diritto privato, a tempo determinato e parziale, per complessive 15 ore settimanali da svolgere presso l’ufficio dell’Ente per almeno n° 3 giorni settimanali. Il trattamento economico è stabilito in euro 20.000,00 (+ iva 22%) annui onnicomprensivi di rimborso spese.

Torbiere: in programma vari interventi di riqualificazione e tutela

Vari i progetti a tutela della Riserva e dei suoi visitatori deliberati dal Consiglio di Gestione nella seduta del 21 maggio scorso:

  • in ambito idrobiologico approvato il progetto preliminare che riguarda il proseguimento degli interventi di recupero funzionale dei canali di collegamento a lago nelle Lamette. Le spese, che complessivamente ammontano a euro 80.000, saranno in gran parte coperte dal contributo richiesto alla Regione Lombardia di € 50.000, mentre la restante parte di € 30.000 sarà finanziata con propri fondi.

La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3204

  •  con affidamento diretto in economia, saranno eseguiti nuovamente dalla Gardenlake srl di Marone i lavori di manutenzione ordinaria lungo i percorsi pedonali, con sfalcio/taglio di rovi ed erba che ostacolano il passaggio. La ditta, secondo il Consiglio di gestione, a conoscenza delle problematiche territoriali e ambientali del sito, anche negli anni scorsi, oltre ad aver proposto la miglior offerta economica, ha dimostrato competenza e correttezza nell’esecuzione dei lavori affidati. Il costo dei lavori è di € 8.192,96.

La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3205

  • approvato anche il progetto esecutivo definitivo per la manutenzione 

straordinaria delle strutture lignee, particolarmente danneggiate dalle intense piogge degli ultimi mesi, che hanno elevato di oltre 70 cm il livello interno delle acque sommergendo tali impianti.  Si tratta di un’operazione urgente al fine di ovviare a situazioni di pericolo per le persone che camminano sui pontili. La spesa necessaria per realizzare il suddetto intervento sarà finanziata per € 20.000 con contributo richiesto alla Regione, per la differenza, pari a € 25.990, con fondi propri di bilancio.

La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3206

  • stabilito in euro 20 l’importo della sanzione a carico dei trasgressori per il mancato prelievo del ticket di accesso alle zone ove è consentita la pesca. Nonostante il posizionamento di appositi erogatori automatici di biglietti posti nei punti di accesso alle zone 1 e 2 aperte alla pesca (il tichet è di 5 € al dì), evidentemente si ripetono le trasgressioni al regolamento. Spetterà alle GEV segnalare i pescatori privi del ticket giornaliero.

 La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3207

Assemblea della comunità della riserva: i verbali

I verbali dell’ASSEMBLEA della COMUNITA’ DELLA RISERVA Torbiere del Sebino convocata martedì 18/02/2014

ESAME ED APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2014 –

BILANCIO PLURIENNALE 2014-2015-2016 E RELAZIONE PREVISIONALE E

PROGRAMMATICA: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=2917

ESAME ED APPROVAZIONE RENDICONTO DI GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2013: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=2916 

Convocazione Comunità della Riserva, martedì 18 febbraio 2014

Il Presidente dell’Ente gestore ha convocato per

martedì 18/02/2014 alle ore 18.30

                                         l’ASSEMBLEA della COMUNITA’ DELLA RISERVA

presso la Sede dell’Ente gestore della Riserva  (Palazzo del Municipio, via Europa, 5 – Provaglio d’Iseo) con il seguente ordine del giorno:

  • Esame ed approvazione rendiconto di gestione esercizio finanziario 2013.
  • Esame ed approvazione Bilancio di previsione esercizio 2014, Bilancio pluriennale 2014-2015-2016 e Relazione revisionale e programmatica.                                          Qui l’avvisoRiserva febbraio 2014

    Torbiere: lo sfalcio del canneto operato nei giorni scorsi

 

Giornale di Brescia VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

Torbiere: piante «regalo» per le preziose specie di uccelli

LAGO D’ISEO Prugno, corniolo e ciliegio selvatico piacciono agli uccelli che abitano nelle Torbiere del Sebino. Sono ottima fonte di cibo e offrono riparo. In questo senso una proposta ad hoc verrà vagliata dal prossimo comitato della Riserva chiamato appunto ad approvare, martedì 18 febbraio, la voce di bilancio relativa alla messa a dimora di nuove piante da frutto per cui verranno stanziati 60mila euro.

Un «regalo» per l’avifauna, che è una delle risorse naturali più apprezzate delle Torbiere, tanto che la Riserva è stata dichiarata zona di importanza ornitologica internazionale dalla Convenzione di Ramsar.

Dopo l’introduzione dei vincoli riservistici s’è registrato un incremento delle specie acquatiche presenti: dalle sedici specie palustri nidificanti degli anni Settanta, si è passati alle attuali 23/25, per un totale di circa 300 coppie. Tra le specie palustri delle Torbiere ci sono airone rosso, basettino, cannaiola, cannaiola verdognola, cannareccione. Ma anche cigno reale, folaga, forapaglie, gallinella d’acqua, germano reale, gabbiano comune. Il sito è talmente ricco da richiamare numerosissimi appassionati di «birdwatching».

Un altro intervento in corso in questi giorni è lo sfalcio dei canneti, un taglio indispensabile, da effettuare entro la fine di febbraio, periodo in cui avviene la nidificazione degli uccelli che trovano un habitat favorevole alla deposizione delle uova proprio tra i canneti.

Altri interventi messi in campo in questi giorni sempre dall’ente gestore consistono nelle potature di piante pericolanti o d’ostacolo al percorso, in tutto una cinquantina, che crescono soprattutto nell’area nord della Riserva. Insieme alle azioni che riguardano la vegetazione, l’ente gestore sta provvedendo a sistemare i pontili, vecchi ed ormai danneggiati dal tempo, proprio per agevolare la fruizione della riserva da parte dei visitatori, in previsione della primavera e della bella stagione. Questi interventi – il cui costo è di 30mila euro – rientrano nel bilancio del 2013. Veronica Massussi