APPUNTAMENTO


La SCHIRIBILLA

organizza

una uscita nella
RISERVA DELLE TORBIERE

ALLA SCOPERTA DEGLI UCCELLI

Domenica 18 aprile 2010 
ore 8,30 -fino alle 12

Ritrovo presso
MONASTERO DI S PIETRO IN LAMOSA (Provaglio)
I partecipanti saranno accompagnati da “esperti” e da guide della Riserva

La partecipazione è libera e gratuita previa iscrizione entro il 15-4- telefonando  a Carlo Redaelli: 030 736000 oppure  inviando una mail a:  jmpred@tin.it    –   L’uscita avverrà con qualsiasi tempo.

Consigliati abbigliamento non troppo colorato, scarpe adatte e soprattutto BINOCOLO O CANNOCCHIALE

scarica e diffondi il volantinohttp://www.laschiribilla.it/volantini/uccelli%202010.pdf

vandalismo

Vandalismo, atto terzo:

a farne di nuovo le spese  il sito all’interno delle Torbiere, dove per la terza volta sono state divelte e gettate in acqua le piantine messe a dimora dal Consorzio per impedire che il luogo venga usato come accampamento/spiaggetta dai soliti noti: infatti questo inqualificabile gesto non appartiene al genere delle “bravate” estemporanee di qualcuno, ma proviene da chi non ha ancora purtroppo capito che la riserva non è un parco pubblico ma un delicato eco sistema che rappresenta un prezioso patrimonio naturale, una risorsa insostituibile.
Qui le immagini di oggi:
http://www.laschiribilla.it/vandalismo/spiaggetta%2021-3-010.jpg
http://www.laschiribilla.it/vandalismo/1%20spiaggetta%2021-3-010.jpg
(per le altre immagini vedere post precedenti)

appuntamento

 SABATO 20 MARZO 2010

ORE 15,00

c.o CASTELLO OLDOFREDI ISEO

 si terrà una tavola rotonda sul tema del PGT di Iseo

Interverranno

-SINDACO DI ISEO

-RAPPRRESENTANTI DI TUTTE LE FORZE POLITICHE

-SEGRETARIO OSSERVATORIO

-RAPPRESENTANTI AREE SENSIBILI

-RAPPRESENTANTI DELLE FRAZIONI

-LEGAMBIENTE

articolo e filmato

potete trovare il servizio TV realizzato per il progetto di ripopolamento ittico al seguente link:http://www.teleboario.it/tbNews.asp?idV=1669 . Sul sito del Consorzio (http://www.torbiere.it/) il filmato ad oggi non risulta ancora caricato.

Fonte: Giornale di Brescia, 10 febbraio 2010

Lamette, «nursery» per il Sebino

Una parte della Riserva naturale delle Torbiere trasformata in un grande incubatoio
naturale per la riproduzione ittica. In campo il Consorzio e Ysei Sub Diving Club
LAGO D’ISEOLe Lamette, la parte della Riserva naturale delle Torbiere, come «nursery» per il lago d’Iseo. Un grande incubatoio naturale per la riproduzione di specie come il pesce persico. È questo l’intento del ripopolamento ittico favorito dal Consorzio di gestione della Riserva in collaborazione con l’associazione Ysei Sub Diving Club.
«Grazie al dragaggio ed alla pulizia di quattro canali delle Lamette si è notato un assoluto miglioramento della qualità delle acque e da qui abbiamo messo in campo successivamente il progetto di ripopolamento» spiega Loris Alborali, ittiologo del Consorzio che ha individuato tre punti specifici dove partire con la sperimentazione. Le condizioni favorevoli ci sono, ricircolo e buona qualità dell’acqua, il Comitato Scientifico della Riserva ha riproposto un metodo antico, da sempre utilizzato per favorire la deposizione delle uova dei pesci, i graticci e le fascine di legna, le cosiddette «legnere». «Anche qui nel lago ci sono ancora i resti delle antiche legnere cedute in uso ai pescatori dagli Oldofredi per il pescato – raccontano i subacquei che conoscono bene i fondali e ciò che qui si trova – il materiale veniva dal taglio dei boschi ed in parte era utilizzato dai pescatori che mantenevano vitale il lago in una sorta di pesca sostenibile».
Siccome il persico (reale e trota) depone le uova nel periodo primaverile, nei giorni scorsi l’associazione Ysei Sub, incaricata dal Consorzio a svolgere e seguire l’operazione, ha preparato fascine di salice ed ulivo secondo una precisa procedura ed una specifica forma; queste sono state posizionate nei punti stabiliti, tre nella Riserva più uno nel lago, fuori dalle boe di delimitazione delle Lamette. Il fondo delle Lamette si caratterizza come sabbioso e melmoso, qui i sommozzatori hanno trovato moltissimi molluschi e gamberi; le uova del persico, sotto forma di lunghi nastri gelatinosi, devono invece essere ancorate alla flora sommersa e necessitano di supporti saldi e solidi come le fascine di legna che offrono anche un ambiente riparato per lo sviluppo degli avannotti e protetto dai predatori.
«Abbiamo trovato un fondale molto mobile che non favoriva le condizioni di ancoraggio dei graticci cercate all’inizio – affermano i subacquei dell’associazione iseana – inoltre la visibilità limitata ha ostacolato l’intervento diretto dell’operatore in acqua, soprattutto nella vasca più interna, ma le strutture sono state messe in opera con tutti gli accorgimenti. Ora le prime verifiche del funzionamento dei graticci verranno effettuate in aprile; già a quell’epoca infatti, se i pesci avranno prescelto questo luogo, si vedranno i filamenti di uova». L’associazione Ysei Sub ha realizzato anche un filmato che documenta tutta l’operazione, dalla preparazione delle fascine di legna al loro «allagamento», reperibile sul sito del Consorzio www.torbiere.net.
v. mass.

informazione

Il Consorzio ha reso noto (http://www.torbiere.it/ita/index.htm) che IL CENTRO ACCOGLIENZA VISITATORI DELLA RISERVA NATURALE TORBIERE DEL SEBINO RIAPRIRA’ DA DOMENICA 14/03/10 SECONDO IL SEGUENTE CALENDARIO:
3 domeniche di marzo: 14, 21, 28

3 domeniche di aprile: 11, 18, 25

4 sabati di maggio: 8, 15, 22, 29

5 domeniche di maggio: 2, 9, 16, 23, 30

4 sabati di giugno: 5, 12, 19, 26

4 domeniche di giugno: 6, 13, 20, 27

4 dom di luglio: 4, 11, 18, 25

Agosto chiuso

4 sabati di settembre: 4,11,18,25

4 domeniche di settembre : 5, 12, 19, 26

5 domeniche di ottobre: 3, 10, 17, 24, 31

Articolo. Le Torbiere e il lago d’inverno: qui l’avifauna si è impoverita

fonte: Bresciaoggi, Lunedì 08 Marzo 2010

NATURA SEBINA. I risultati di un conteggio effettuato per l’International waterbird census

 

Le Torbiere e il lago d’inverno:
qui l’avifauna si è impoverita
Fausto Scolari
Uniche eccezioni i cormorani e la popolazione di svasso piccolo assenti il moriglione e la moretta e in diminuzione pure il cigno reale

Non si tratta di una ricerca con un’ampia scansione temporale, ma è comunque indicativa e interessante dal punto di vista scientifico, e ha fatto emergere un dato da confrontare ovviamente con i rilevamenti precedenti ma comunque importante: a parte cormorano e svasso piccolo, tutte le specie di uccelli acquatici prese in esame hanno fatto segnare una contrazione numerica. Stiamo parlando dei risultati del censimento invernale effettuato sul lago d’Iseo e nell’area della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino.
Gli esiti del monitoraggio sono stati resi pubblici nei giorni scorsi dal coordinatore dell’attività dell’Iwc (International waterbird census) per il Sebino e le Torbiere: il provagliese (abita a Provezze) Marco Guerrini
«I conteggi dell’avifauna acquatica svernante in quest’area – spiega Guerrini – rientrano in un progetto a carattere europeo coordinato dall’Iwc. Per l’Italia questa stessa attività viene coordinata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (quell’Ispra, ex Istituto nazionale per la fauna selvatica, finito al centro dell’attenzione dei media a causa di un pesante programma di tagli e ridimensionamenti). E a livello regionale a sovrintendere alle operazioni è chiamata l’Università degli studi di Pavia attraverso Violetta Longoni, responsabile del progetto».
Come funziona? I censimenti vengono effettuati in forma volontaria con scopi puramente scientifici e statistici. Niente finanziamenti, insomma; e di conseguenza le rilevazioni non possono essere continuative. Ma sono comunque interessanti, ed ecco cosa è emerso negi giorni scorsi.
«La maggioranza dei soggetti svernanti – scrive Guerrini nella sua relazione – occupa le acque aperte del lago e in misura minore la zona delle Lame, all’interno delle Torbiere. Questo perchè nella riserva gli uccelli devono fare i conti col ghiaccio persistente, con gli scarichi fognari abusivi che alterano la flora e la fauna e anche con la pressione venatoria a ridosso della stessa».
Il conteggio attuato in Torbiera da Marco Guerrini e Emanuele Forlani il 10 gennaio e quello sul lago d’Iseo a cura sempre di Marco Guerrini, Emanuele Forlani e Giorgio Garzetti nella giornata dell’11 ha permesso di scoprire che lo svasso piccolo era presente con 22 unità (+11 rispetto al rilevamento del 2009), e lo svasso maggiore con 606 esemplari, calati di ben 149 unità rispetto all’anno scorso. I cormorani, considerati erroneamente nocivi per la pesca professionale, in quanto stando agli ornitologi effettuano una selezione predando pesci malati o debilitati, abitavano l’area in 414 (+109), mentre il cigno reale, la cui popolazione è costituita in parte da individui selvatici e in parte da soggetti introdotti dall’uomo, era sceso a 113 presenze (- 58).
Per finire non è stato avvistato alcun esemplare di due bellissime specie di anatre tuffatrici, ovvero il moriglione e la moretta, le cui presenze invernali – spiegano i tecnici – sono determinate dalle condizioni climatiche a livello continentale ma anche dalla caccia sul lago. In decremento anche le folaghe (1.063 capi con un meno 254) e il germano reale, con 335 animali censiti contro i 561 dello scorso anno. [FIRMA]
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