Opportunità di lavoro interessante segnalataci dal nostro amico Dott. Pagani

JOB ADVERT

Job Title

Pacific Local Empowerment Programme Manager

Background

The BirdLife Pacific Secretariat in Suva, Fiji is searching for a passionate and experienced individual to lead the development of a new locally-led conservation. The BirdLife Pacific Partnership is based in Fiji, Cook Islands, Palau, New Caledonia, French Polynesia, Australia and New Zealand.

BirdLife recognises that working with people locally is critical to effective long-term and sustainable conservation in the region. Consequently, we havedeveloped the Local Empowerment Programme with the vision that: ‘Local organisations at critical sites for biodiversity are empowered to effectively conserve, manage and defend their sites, so that biodiversity values and benefits are provided in the long term. This benefits not just the local community but also delivers nationally and globally important conservation benefits.

The new post will manage the Pacific Local Empowerment Programme, provide support for BirdLife Partners working with Local Conservation Groups, and strengthen and expand networks of local organisations. The Pacific Local Empowerment ProgrammeManager will also help communicate this work more effectively to donors and decision-makers, to increase its impact, and thereby leverage more resources for this essential aspect of BirdLife’s activities within the region.

Initially the role is a fixed-term contract from 2ndApril 2013 until 31st Dec 2015 (two years and nine months) with the potential for extension as new project funding is secured. It will be based within the BirdLife Pacific Secretariat office in Suva, Fiji.

To find out more, please click to download the Job Description and Terms and Conditions.

Deadline for applications is Sunday 10thFebruary 2013. Interviews are expected to be held the week of the 18th February with a successful applicant starting Tuesday2ndApril 2013.

To apply, please email your CV and cover letter to mere.ledu@birdlife.org.

IL DISEGNO NATURALISTICO: L’ESPERIENZA DEGLI ARTISTI BRESCIANI

A Brescia, venerdì 25 gennaio, ore 20.30, Museo di Scienze Naturali,                                 IL DISEGNO NATURALISTICO: L’ESPERIENZA DEGLI ARTISTI BRESCIANI,                        a cura di S. Capelli, S. Gandini, D. Lampugnani, G. Smiroldo.                        Organizzazione: Centro Studi Naturalistici Bresciani.

http://www.csnb.it/info/locandinagennaio2013.PDF

Riserva: alcuni dati sul censimento agli acquatici

31 dicembre 2012, numerose folaghe in Lametta

Sabato scorso, 12 gennaio 2013, è stato effettuato il censimento degli acquatici svernanti in Lama e Lametta a cura dei soci del GRA (Gruppo Ricerca Avifauna). Tra i dati interessanti di cui siamo venuti a conoscenza:

37 Morette,

5 Moriglioni,

6 Fistioni turchi,

2 Volpoche,

4 Falchi di palude,

2 Albanelle reali,

3 Aironi bianchi maggiori,

406 Cormorani al dormitorio

240 Folaghe presenti all’interno delle Lamette: solitamente il contingente svernante sostava un po’ più al largo, nelle acque del lago a ridosso del canneto, a tiro dei capannisti, ma questi uccelli acquatici sembrano aver capito dove si sta al sicuro…

Clusane: sit-in…in rassegna

Pubblichiamo in elenco i vari servizi giornalistici che riguardano il sit-in tenutosi il 12 gennaio scorso per protestare contro la chiusura dell’ultimo corridoio ecologico tra il Monte Alto e il Sebino. Si è presentato alla manifestazione anche il proprietario del terreno che ha espresso il suo punto di vista.

L’accorgimento (tunnel) per favorire il passaggio dei rospi è senz’altro positivo, ma ribadiamo che viene occluso un corridoio che ha valenza come “passaggio” tra monte e lago per tutte le specie animali e vegetali.

Nello specifico il varco ecologico ancora esistente tra Monte Alto e Sebino è classificato dalla Regione tra i varchi insediativi a rischio per la connettività ecologica. La prosecuzione dei processi di urbanizzazione produrrebbe il completamento della frammentazione ecologica e territoriale, con le criticità conseguenti. Occorre dunque andare in senso contrario, favorire la deframmentazione, assicurando agli animali e alla vegetazione una fascia percorribile.

Purtroppo succede che, mentre da una parte si promuovono studi, convegni, si emanano direttive e normative per salvaguardare i corridoi ecologici, s’investono risorse per crearne di nuovi e incrementare la biodiversità (v. qui  e qui ), dall’altra si vanno a minare quelli esistenti e gli enti/istituzioni preposti alla tutela non mostrano capacità o volontà di impedirlo.

– BRESCIAPOINTCementificazione tra Paratico e clusane: anche l’Enpa dice NO 

-GIORNALE DI BRESCIA: Iseo «I rospi Bufo Bufo vanno salvaguardati»

– IL GIORNO: Nuovo villaggio turistico Il no degli ambientalisti 

– TELEBOARIO: Il villaggio della discordia

– Servizio del tgpota: 12/1 Clusane (BS) atènsciù a l’ambiènt

– TG LOMBARDIA EDIZIONE DELLE 14.00 del 12/01/2013, dal minuto 17.30

– Bresciaoggi: Costa verde faccia a faccia

– Bresciaoggi video: Presidio Legambiente a Clusane

 

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Bresciaoggi domenica 13 gennaio 2013 –

ISEO. Un «dibattito» fuori programma durante la manifestazione degli ambientalisti

«Costa verde», faccia a faccia tra gli ecologisti e i costruttori

Giuseppe Zani

Al «sit-in» si presenta anche il titolare della società «Edificare è nostro diritto. Gli eco-mostri sono altri»

A sorpresa, i titolari della «Costa verde srl» si sono presentati ieri al sit-in organizzato da Legambiente, davanti all´area a lago sulla quale la società si appresta a realizzare un villaggio turistico, sul confine tra Clusane d´Iseo e Paratico.

Ne è nato un confronto serrato, a tratti acceso, ma sempre civile. Da un lato i clusanesi Natale Gatti con la moglie Antonietta, il figlio Davide e altri familiari; dall´altro un centinaio di ambientalisti e di iscritti alle associazioni «la Schiribilla» e «Monte Alto», muniti di bandiere e cartelli invocanti uno stop al cemento.

I Gatti hanno difeso il loro diritto a costruire, sancito dal vecchio Pgt e corredato da tutte le autorizzazioni del caso. Gli ecologisti hanno ribattuto sostenendo che i 45mila metri quadri su cui stanno per sorgere 48 alloggi e due piscine, sono l´ultimo corridoio ecologico rimasto in riva al Basso Sebino, l´unico punto d´accesso al canneto di cui dispongono i rospi bufo bufo quando, a primavera, per riprodursi, scendono dal monte Alto.

«Tengo a precisare – dice Natale Gatti, attorniato dagli ambientalisti – che la superficie coperta sarà di soli 2000 metri quadri, gli edifici avranno una volumetria complessiva di 6000 metri cubi e non supereranno i 3,5 metri di altrezza: il resto dell´area, 42mila metri quadri, rifiorirà, perchè sarà ripiantumato e rinaturalizzato. Quanto agli alberi tagliati nei giorni scorsi, non erano un bosco: erano pioppi da me piantati nel 1983, quando pensavo di realizzare qui un campeggio. Non avete protestato contro gli interramenti di canneti e la costruzione di veri ecomostri a poca distanza da qui, a Paratico: perchè?».

Gatti non minimizza la tutela degli anfibi: «Idea giusta. Ma a falcidiarli è la strada provinciale che corre qui davanti: noi, per agevolarne le migrazioni, scaveremo a nostre spese due tunnel sotto l´asfalto».

Barbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia, sintetizza le ragioni del sit-in: «Basta costruire da queste parti, dove peraltro abbondano le seconde case e le case sfitte- insiste-. Va cambiato il modo di pianificare da parte dei Comuni, che cercano risorse attraverso gli oneri di urbanizzazione. Nello specifico, contestiamo la mancata corrispondenza tra il Piano territoriale regionale, che chiedeva di salvaguardare questo corridoio ecologico, e gli strumenti urbanistici locali».

articolo pubblicato su IN Chiari Week

 

Articolo:«Franciacorta senza pesticidi» Ora la partita è a carte scoperte

Fonte: Bresciaoggi martedì 15 gennaio 2013 – PROVINCIA – Pagina 25

AMBIENTE. Si riaccende su due posizioni il confronto sulle sostanze nocive in agricoltura

«Franciacorta senza pesticidi» Ora la partita è a carte scoperte

Giuseppe Zani

Da trenta associazioni ecologiste una proposta per l´«opzione zero» su fitofarmaci tossici e cancerogeni «Ma serve l´accordo coi coltivatori»

Gli agrofarmaci la cui pericolosità è evidenziata dal simbolo col teschio su due tibie e dalla croce di sant´Andrea vanno messi al bando in Franciacorta già dalla prossima primavera, accelerando rispetto ai tempi che si dà il Ministero.

È la proposta formulata da circa 30 fra associazioni e comitati franciacortini in un comunicato diffuso in questi giorni in merito ai trattamenti fitosanitari in agricoltura.

Ora si cerca una convergenza tra ambientalisti e coltivatori, d´accordo sul principio ma non su limiti e modalità. «Già adesso, oltre a chi produce con metodi biologici, ci sono vignaioli e contadini che non utilizzano più agrofarmaci tossici o nocivi- racconta Silvio Parzanini, presidente di Legambiente Franciacorta-. Noi chiediamo un regolamento efficace e condiviso, che valga per tutte le colture in Franciacorta. Ne va della salute dei cittadini».

Per la verità, una proposta di regolamento è stata avanzata di recente dal Consorzio per la tutela del Franciacorta, su sollecitazione dei 18 Comuni che fanno parte della «Franciacorta dei sindaci».

«Ma è una proposta blanda rispetto alla nostra – sostiene Parzanini-. Per di più giace in un cassetto in attesa che si recepiscano le direttive della Ue nel “Piano d´azione nazionale per l´uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, come previsto dal decreto legislativo del 14 agosto 2012».

SCONTRO APERTO? Non proprio. «Non è nostra intenzione attaccare i viticoltori della Franciacorta. Anzi – precisa Legambiente – vorremmo averli come nostri competenti alleati in quanto, oltre a saper produrre un´eccellenza conosciuta in tutto il mondo, possono anche diventare i tutori dell´ambiente in cui quest´eccellenza nasce. Ma riteniamo che un regolamento debba essere varato a breve, senza rinvii».

I 30 circoli ambientalisti in questione, per giunta, insistono affinchè la bozza di regolamento redatta dal Consorzio per la tutela del Franciacorta divenga più rigorosa.

Mentre infatti il Consorzio pone il possesso dell´autorizzazione regionale in corso di validità come condizione per l´uso dei fitofarmaci classificati T+ (molto tossici), T (tossici) e Xn (cancerogeni e mutageni), gli ecologisti tagliano corto pretendendone il divieto.

Il Consorzio vuol consentire 3 diserbi l´anno ai piedi della pianta, anche su erbe alte e per una larghezza di 50 cm; gli ambientalisti, invece, sono contrari all´utilizzo di qualsiasi tipo di diserbante. Il Consorzio è per l´introduzione di regole variabili da applicarsi nelle fasce fra i 5 e i 20 metri di rispetto dalle aree sensibili a seconda, ad esempio, del tipo di macchina, del vento, dell´alberatura presente; gli estensori del volantino, invece, sono per norme rigide circa le modalità e gli orari di irrorazione dei vigneti posti a meno di 50 metri da scuole, asili, oratori, case di cura o ambulatori.

Clicca qui: Classificazione definita dalla normativa europea in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura per le sostanze

 

Appuntamento a Clusane, sabato 12 gennaio: no alla distruzione dell’ultimo corridoio ecologico

Appuntamento sabato 12 gennaio, sit-in dalle ore 11 alle ore 12. Le automobili si possono lasciare al parcheggio di fronte alla concessionaria AutoFelappi per chi proviene da Clusane d’Iseo, mentre chi viene da Paratico le può lasciare nel parcheggio dell’ex hotel Casa Bianca.

I partecipanti sono pregati di disporsi in fila indiana lungo la strada di fronte al luogo dei lavori, senza occupare la carreggiata.

Vi aspettiamo numerosi.

 

Riportiamo qui il punto di vista dei titolari della società ” Costa verde”, espresso nell’articolo di Bresciaoggi del 9 gennaio 2013

CLUSANE D´ISEO. Mentre Legambiente e le associazioni «La Schiribilla» e «Monte Alto» annunciano per sabato un sit-in sull´area del cantiere

«Costa verde», il villaggio finisce in acque agitate

Il costruttore difende il progetto «nel rispetto di leggi e regolamenti» I rospi? «Faremo i tunnel»

«È il sogno di una vita che si realizza nel rispetto di tutte le leggi e di tutti i regolamenti». Così Natale Gatti, titolare della società «Costa verde srl» insieme con la moglie Antonietta e i figli Giorgio, Davide e Marinella, definisce il villaggio turistico che sta per sorgere sul confine tra Clusane di Iseo e Paratico, replicando alle contestazioni che gli sono state mosse e saranno ribadite sabato, alle 11, da Legambiente Basso Sebino e dalle associazioni «La Schiribilla» e «Monte Alto» nel corso di un sit-in di protesta sull´area del cantiere.

La famiglia Gatti ha gestito per anni l´albergo Punta dell´Est, a Clusane, poi l´osteria «Ai Nidrì» a Iseo. Cinque professionisti, insomma.

Nel 1983 costituiscono la «Costa verde» che compera 45mila mq di terreno orlato da un folto canneto: l´intenzione è di impiantarvi un´attività turistica in linea con quanto prevede lo strumento urbanistico. Da allora inizia un percorso a ostacoli lungo 30 anni. La famiglia Gatti non ha mai mollato. Un sogno nutrito di puntiglio, il suo. All´inizio fa progettare un campeggio. Quindi ottiene di poter costruire un villaggio. Nel 1996 la Giunta regionale retrocede l´area in questione ad «agricola». Nel 1999, invece, una variante al Prg ne recupera la destinazione d´uso a villaggio. Nel 2006 e 2007 la Sovrintendenza boccia ben tre progetti annullando per tre volte l´autorizzazione paesistica rilasciata dal Comune. Il 12 novembre 2008 il Tar dà torto alla ricorrente «Costa verde» e ragione alla Sovrintendenza.

I Gatti riprendono l´iniziativa affidandosi ad altri progettisti, che adottano la strategia di concordare le soluzioni con la Sovrintendenza. Il progetto è suddiviso in tre parti: villaggio e piscine; rotonda e parcheggio; attrezzature sportive e percorsi a lago fruibili da tutti.

Il 29 marzo 2010, prima che sia licenziato il Piano territoriale regionale, il Comune emette il permesso di costruire villaggio e piscine; cancellato tutto il resto, tranne la rotonda, a carico dei Gatti. L´avvio dei lavori resta però bloccato, perchè l´area interessata è classificata come bosco dalla legge regionale 27/2004. «Pioppi che avevo piantato io stesso, nel 1983, non un bosco spontaneo», precisa Gatti.

Gli ultimi mesi sono serviti a progettare la trasformazione del bosco e le conseguenti opere di compensazione, poi approvate dall´apposita conferenza dei servizi. «Tutto in regola – sintetizza Natale Gatti -. Quanto ai rospi bufo bufo, è la strada provinciale Iseo-Paratico che li falcidia durante le migrazioni: per favorirne l´attraversamento, realizzeremo due tunnel sotterranei».G.Z.

 

 

Clusane, sit-in protesta: No all’occlusione del corridoio ecologico

Dall’archivio: Clusane, l’area (ora oggetto dell’intervento edilizio) come si presentava nel 1989. Qualche anno prima era partita l’idea di edificare…

 

4 gennaio 2013

Sabato 12 gennaio alle ore 11, appuntamento a Clusane, per continuare la mobilitazione contro le nuove strutture turistiche da realizzarsi verso il confine con Paratico, ove è da poco stato aperto il cantiere proprio dove è rimasto l’unico lembo naturale che spezza un continuo edificato sulla sponda del lago.

Il luogo è anche lo sbocco naturale dell’unico corridoio ecologico tra il Bassosebino e la collina, corridoio già ridotto ai minimi termini dalla frenetica espansione urbanistica.

Si tratta di un “varco insediativo a rischio”, come si desume dalle tavole del PGT di Iseo, varco “da mantenere e deframmentare per preservare l’area da ulteriore consumo di suolo e simultaneamente intervenire per ripristinare la continuità ecologica presso interruzioni antropiche già esistenti”.

Ma qui che cosa sarà preservato? E’ incredibile come da una parte la Regione definisca la necessità di evitare ulteriori compromissioni sulle sponde lacuali con altre urbanizzazioni e anzi sostenga progetti per la creazione di nuovi corridoi ecologici per implementare la biodiversità, e, dall’altra, i comuni autorizzino interventi che vanno in senso contrario.

L’appello per continuare la mobilitazione è lanciato dal circolo Legambiente Bassosebino: anche La Schiribilla, che da tempo si è mossa sulla questione, aderisce e auspica che  siano numerosi i cittadini che vorranno condividere questa iniziativa a tutela del territorio e della qualità della vita.

L’articolo di stampa uscito su Bresciaoggi, “Clusane, bosco raso al suolo: scatta l´ora della protesta”: Bresciaoggi sit-in

 

Franciacorta, uso dei pesticidi e salute: gli atti del convegno sono online

Sono online gli Atti del convegno tenutosi Sabato 27 Ottobre 2012 presso il MONASTERO DI SAN PIETRO IN LAMOSA (Provaglio d’Iseo ) sul tema “Uso dei pesticidi e salute”. Ecco la versione definitiva con tutti gli interventi: https://www.dropbox.com/sh/j2erh41l4ae4kti/_8mXuD_Tqe/121231_PesticidiAttiCovebnoBrescia.pdf

Fate passaparola

GLI ARGOMENTI

PRESENTAZIONE……………………………………………………………………………………………..4

Agroindustria moderna: gli scenari dell’impatto ambientale (Gianni Tamino) …………… 6

Pesticidi ed effetti su organismi animali e biodiversità (Carlo Modonesi) …………………11

Pesticidi ed effetti sulla salute umana (Celestino Panizza) …………………………………….18

Le possibili alternative: verso l’agricoltura biologica ed il caso della viticoltura

(Cristina Micheloni) ………………………………………………………………………………………….. 24

Viticoltura nel bresciano nel quadro della normativa sull’uso sostenibile dei pesticidi

(Marco Tonni) …………………………………………………………………………………………………..27

Contributo del Consorzio per la tutela del Franciacorta al “Regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci (Pierluigi Donna) …………………………………………………………..30

Viticoltura e salute – Il caso del Trevigiano (Gianluigi Salvador) ……………………………… 32

Il ruolo delle Amministrazioni comunali (Vittorio Turra) ……………………………………………35

Le proposte delle Associazioni dei Comitati e delle Liste Civiche sul Regolamento sull’uso di pesticidi nella zona di produzione del Franciacorta (Marco Dotti) …………..39