Sorveglianza alle Torbiere: tornano le GEV

Comunicato dell'Ente gestore della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino (conferenza stampa 20 Giugno 2019):

"Tornata in essere dopo 2 anni, la convenzione con le Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Brescia che, dal fine settimana scorso prestano servizio vigilando lungo i percorsi della Riserva.

Questo il tema della conferenza stampa di giovedì presso la sede dell'Ente Gestore alla quale hanno partecipato presidente Soncini , il commissario della Polizia Provinciale Fabio Peluso e il Vice Presidente della Provincia di Brescia Guido Galperti.

Galperti ha sottolineato come questo sia un importante segnale della sensibilità crescente che ha portato l'Ente a ripristinare la presenza concreta di una divisa, mentre la Presidente ha continuato parlando dell'importanza delle opere di sensibilizzazione che portino alla consapevolezza del visitatore di trovarsi in un'area sottoposta a particolari vincoli di tutela.

Il Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica coordinato dalla Provincia si aggiunge quindi alle GEV della Comunità Montana, presenti in questi ultimi anni, e sarà presente sul territorio a vigilare sul rispetto delle norme di accesso, così come sul rispetto delle norme del TUA (Testo Unico Ambientale n.152/2006) non solo nei giorni di maggior affluenza unitamente a controlli da parte degli agenti della Polizia Provinciale.

Il commissario Peluso ha spiegato infatti come le Guardie Ecologiche Volontarie nell'esercizio delle loro funzioni siano agenti di Polizia Amministrativa e che, nel caso in cui si trovino di fronte a reati ambientali di natura penale quali Pesca di frodo e Abbandono di rifiuti, si appoggeranno ai Corpi di Polizia competenti verso i quali hanno obbligo di denuncia."

 

Qui un articolo di stampa e il servizio di Teletutto:

Le Guardie ecologiche volontarie tornano a vigilare sulle Torbiere​TORBIERE: TORNANO LE GUARDIE

 

Stop alla pulizia delle lamette. Si riprende a fine estate 2019

 

Le condizioni meteorologiche hanno impedito le attivita' di pulizia da rifiuti nelle Lamette previste per il 22 giugno 2019, ma il tavolo di   coordinamento tra Provincia, Protezione Civile, Ente gestore della Riserva Naturale, Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro si attiverà, a fine estate, per intervenire con una pianificazione specifica.

Qui gli articoli usciti sulla stampa:

Torbiere di Iseo, la pulizia della riserva rinviata per il maltempoAcqua alta e «agitata»: alle Lamette è rimandata la rimozione della plasticaIstituzioni e volontari uniscono le forze per aiutare le Torbiere

Nuova zona umida nelle Torbiere: serve una verifica archeologica preventiva. Palafitte tridimensionali al centro visitatori

Nuova zona umida nelle Torbiere: serve una verifica archeologica preventiva

Prima degli scavi per la realizzazione della nuova zona umida prevista a sud della Riserva (v.qui), sarà necessaria una verifica preventiva dell'interesse archeologico sulle aree coinvolte dai lavori da attuare.

A seguito della presentazione del progetto definitivo presso il comune di Provaglio d’Iseo per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Bergamo e Brescia, ha infatti prescritto verifiche preliminari in quanto l’area è ad alto rischio archeologico.

La nuova opera, la cui realizzazione era prevista nei primi due mesi dell’anno, dovrà dunque attendere gli esiti delle esplorazioni che l’Ente gestore ha affidato a una ditta specializzata, indagini consistenti in specifici carotaggi sotto la supervisione di un archeologo (65_201966_2019​).

P.S. L'opera non sarà attuata poiché i costi per gli scavi archeologici sono così ingenti da superare quelli per la realizzazione del progetto.

Ricordiamo che durante gli scavi della torba e dell’argilla (dalla metà dell’Ottocento) vennero alla luce numerosi ritrovamenti preistorici.

Risalgono al Mesolitico (8.300 – 4.500 anni a.C.) gli utensili litici più antichi. Riguardo ai periodi successivi, studi su reperti trovati in zona accertano la presenza dell’uomo, forse saltuaria, in tutto il periodo neolitico, mentre era da tempo indubbia la presenza nella tarda età del rame-inizio età del bronzo (2000/1000 A.C.), a cui risalgono la maggior parte degli oggetti in pietra ed in metallo trovati duranti gli scavi della torba. All’età del bronzo risalgono anche i resti di palafitte rinvenuti in alcune località delle Torbiere.

In programma modello digitale tridimensionale delle strutture di una palafitta

E a proposito di palafitte, sempre nell’ambito del progetto emblematico “I like Torbiere”, per valorizzare le testimonianze archeologiche rinvenute nell’area della riserva, con particolare attenzione all’età del bronzo, è prevista al centro accoglienza visitatori, insieme ad altri allestimenti, la realizzazione di un modello digitale tridimensionale delle strutture di una palafitta, sulla base dei dati storici presenti, illustrando e spiegando le tecniche costruttive impiegate mediante l’utilizzo delle risorse proprie dell’ambiente naturale nel quale si inseriscono. 

Il modello sarà collegato ad un testo sintetico ed esplicativo che illustri i vari aspetti che coinvolgevano la “vita” quotidiana delle popolazioni che vissero durante questo periodo della Protostoria, mostrando alcuni esempi dei manufatti utilizzati e la loro funzione, con particolare attenzione al rapporto uomo-ambiente, mettendo in luce la precisa conoscenza e sfruttamento della natura e dell’ambiente che lo circondava.(60_2019)

Lamette: si programma una pulizia sistematica dei rifiuti durante l’anno

30 maggio 2019: l'Ente gestore della Riserva al tavolo tecnico della Prefettura per programmare una pulizia sistematica delle Lamette per tutto l'anno. 
QUI il servizio di Teletuttohttps://media.giornaledibrescia.it/media/b/2019/05/44426.mp4

QUI l'articolo su Bresciaoggi: Torbiere, operazione "plastica zero"


 

 

Arriva l’abbonamento annuale per la pesca dilettantistica nelle Torbiere

Arriva l’abbonamento annuale per la pesca dilettantistica nelle Torbiere

Per andare incontro alle richieste di poter accedere liberamente alla Riserva per la pesca amatoriale con un unico ticket con validità annuale, l’Ente gestore (22_2019) ha stabilito una quota di € 130 durante ogni anno solare, nel rispetto di tutte le limitazioni di tempi, luoghi e modalità di svolgimento della pesca stabilite dallo specifico regolamento (http://www.torbieresebino.it/wp-content/uploads/2014/06/REGOLAMENTO-PESCA-DILETTANTISTICA-anno-2014-.pdf). Rimane confermata la quota di € 5 per l’accesso giornaliero. Gli importi concorrono al rimborso spese per le attività di gestione e di manutenzione delle aree di pesca. Ricordiamo che le zone nelle quali è consentita l’attività di pesca dilettantistica sono: l'AREA 1, individuata lungo la sponda nord-est delle Lame, e l'AREA 2, individuata nei bacini meridionali derivanti dall’escavazione dell’argilla.