Torbiere: convocazione Comunità della Riserva

 Convocazione Comunità della Riserva Naturale “Torbiere del Sebino” 

Giovedì 29 SETTEMBRE 2022, alle ore 17:30,

presso il Centro accoglienza visitatori di Iseo.

Ordine del giorno:

1. Approvazione seconda variazione al bilancio di previsione 2022 e pluriennale 2023 – 2024;

2. Approvazione accordo e autorizzazione all’acquisto di terreni in località Ciochet (comune di Iseo);

La seduta è aperta al pubblico.

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Per l'iter di acquisizione di attrezzature e terreni vedi qui: http://www.laschiribilla.it/public/?p=6621

Torbiere: prosegue l’iter per acquisto attrezzature varie e terreni al Ciochèt

Il Consiglio di gestione ha approvato (9 settembre 2022 )  il progetto Ammodernamento patrimoniale dell’Ente tramite l’acquisto di beni mobili  a utilizzo pluriennale e acquisto di terreni in località Ciochèt (Comune di Iseo).

Con la D.g.r n. 6451 del 31/05/2022  la Regione Lombardia aveva incrementato le risorse a disposizione degli Enti beneficiari dei progetti di potenziamento strutturale e infrastrutturale per un totale complessivo a disposizione della Riserva delle Torbiere pari a € 412.500,00.

L'Ente partecipa al bando regionale con la presentazione di due progetti distinti (v. relazione tecnica Relazione tecnica-illustrativa_acquisti​)

1) Acquisizione di beni mobili:

–   impianti idonei ad una migliore gestione dei flussi di visitatori in Riserva (nuovi erogatori con varie funzioni);

 acquisto di indumenti/divise per il riconoscimento degli operatori dell’Ente;

 macchinari e attrezzature per la gestione dei percorsi e dell’ambiente naturale ( biotrituratore, barretta falciante, potatore, decespugliatore, tosasiepi);

– attrezzature e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale per l’allestimento del Centro Accoglienza Visitatori: la struttura, costruita nel 2002 ha bisogno di una serie di nuovi strumenti moderni al fine di poter garantire il ruolo centrale di Centro informazioni della Riserva. Il centro funge anche da Centro di Educazione ambientale utilizzato sia dalle scolaresche, più di 50 ogni anno, che dall’Ente stesso per eventi ed iniziative. Proprio nell'ottica dell’educazione ambientale l’Ente intente incrementare l'offerta creando anche un angolo “biblioteca”;

– attrezzatura tecnico – scientifica: sensore idrometrico per la misurazione delle variazioni di livello idrico e strumentazione per il rilevamento bioacustico e il censimento dei chirotteri (pipistrelli), essendo state rilevate presso la Riserva interessanti comunità;

2) Terreni. L’area che l’Ente intende acquistare in località Ciochèt (circa 43.000 mq) di fatto ora è caratterizzata da bosco (20.247 mq), incolto (6.625 mq), canneto (6.082 mq), acqua (4.475 mq), frutteto (1.172), prato (3.361 mq) e uliveto (192 mq). Un’apposita perizia di stima ha determinato il valore dei terreni in € 65.000, che la controparte (il venditore) ha accettato, sottoscrivendo un accordo di compravendita.

 

LA RISERVA NON È IN “SECCA”: PIOVONO SOLDI SULLE TORBIERE

PIOVONO SOLDI…SULLA RISERVA

Prevista anche l’acquisizione della proprietà Scapellato

In sede di Comunità della Riserva approvata la variazione di bilancio che dà il via libera alla programmazione dei vari progetti 

Regione Lombardia è stata particolarmente generosa con l'area protetta: 

I contributi permetteranno:

  • di implementare il contenimento del pesce siluro;
  • di rinnovare il sito web e realizzare un percorso natura;
  • di ristrutturare tutte le infrastrutture presenti sul territorio delle Torbiere intervenendo su alcune situazioni di criticità presenti da tempo;
  • di operare la manutenzione straordinaria del Centro accoglienza e della balconata sul percorso sud;
  • di acquistare  i terreni in zona Ciochèt. Ricordiamo che  l’Ente gestore aveva aderito nell’ottobre del 2017 ad un bando regionale per l’acquisizione dei terreni e loro riqualificazione, bando che però ebbe esito negativo. Ora c’è almeno la possibilità di acquisire quell’area che in passato fu oggetto di colmate e spianate e di lunghe controversie anche giudiziarie. Poi serviranno altre risorse per la riqualificazione naturalistica. 

     

     

    P.S. Affidata ad uno Studio Tecnico di Iseo l’incarico per la redazione di perizia di stima asseverata per la congruità del valore dell’area da acquistare (det_66_-_affidamento_diretto_e_impegno_di_spesa_spese_geometra_zilberti_-_progetto_acquisti ).

 

 

Ente Riserva: adesione al bando regionale per acquisizione e valorizzazione di terreni. Speriamo sia la volta buona!

P.S. AGGIORNAMENTO: si comunica che il progetto non ha vinto il bando

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Ente Riserva: adesione al bando regionale per acquisizione di terreni e valorizzazione ecologica

L’Ente gestore ha aderito al bando regionale “Infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità” , che riconosce un contributo sino al 100% delle spese ammissibili.

La richiesta di finanziamento ( CONSIGLIO DI GESTIONE N. 29 del 26.10.2017), riguarda l’acquisizione di terreni da privati e, sugli stessi, interventi di natura agroforestale e d’incremento della naturalità. L’importo complessivo stimato per il progetto ammonta a 239.805,82 euro, di cui però circa 15.000 rimarranno a carico della Riserva per spese non ammissibili.

I fondi agricoli interessati sono quelli nelle Lame, nei pressi del Ciochèt (Iseo), siti parte in fascia B e parte in fascia C della Riserva, circa 43.000 mq in tutto. Il prezzo concordato con i proprietari nel contratto preliminare è di 87.123 euro che l’Ente gestore verserà al momento del rogito, ma solo nel caso di ottenimento del finanziamento nell’ambito del bando.

Se l’esito sarà positivo, una volta ottenuti i terreni, si darà il via ai lavori di valorizzazione ecologica in varie tappe a partire da settembre 2018, con attività preliminari di decespugliamento e abbattimento di specie arbustive e arboree alloctone infestanti o indesiderate. In seguito sarà preparato il terreno per i successivi impianti forestali e prativi.  Previsti, tra l’altro, sfalcio e potenziamento del canneto, riattivazione degli specchi d’acqua e realizzazione di 7-9 pozze per favorire la riproduzione degli anfibi.

Saranno mantenuti e valorizzati i piccoli vigneti e uliveti ora in deperimento parziale, considerati elemento particolare del territorio. (v. relazione_torbiere_def.firma)

Finalmente arriverà il ripristino ecologico? Speriamo di sì

Ricordiamo che parte dei fondi agricoli in questione andò alla ribalta della cronaca più volte tempo addietro, quando fu oggetto di varie controversie, per segnalazioni da parte di Legambiente, WWF e La Schiribilla.

Tutto nacque all’incirca negli anni ’90, quando con colmate di terra e materiale vario, i proprietari trasformarono un pezzo di zona umida in una spianata di 6000 metri quadri. In seguito all’esposto alla Procura di Brescia, da parte delle associazioni ambientaliste, si aprì la vertenza giudiziaria, in cui si costituì parte civile Legambiente, mentre l’allora Consorzio delle Torbiere non lo ritenne opportuno. Il reato, riconosciuto nel primo grado del processo, andò poi in prescrizione. I proprietari dovettero però rifondere i danni (24.000 euro) al Comune di Iseo e alla Provincia di Brescia per il guasto ambientale procurato.  Ma non fu ripristinata la naturalità del sito manomesso …

Nella primavera del 2009 nell’area prospiciente la rotonda del Ciochèt avvenne un’altra spianata con aratura, ma, dopo una denuncia delle associazioni, tutto si bloccò, perché la normativa non consentiva tali opere in quella zona della riserva. 

E a quell’area non si mise più mano anche in seguito, quando la Regione, dopo aver respinto la richiesta dei proprietari di escludere dal confine dell’area protetta i loro fondi, provvide però a declassarli da zona B a zona C, in occasione dell’approvazione del nuovo piano della Riserva (2012).

Speriamo, dunque, che il sito, da troppo tempo maltrattato, possa tornare a svolgere un ruolo ecologico, contribuendo ad implementare la biodiversità.

Scavi abusivi al «Ciochet» di Iseo. Gli ambientalisti cantano vittoria

da Bresciaoggi, 29 luglio 2006

Le Torbiere del Sebino hanno recentemente registrato una significativa vittoria nella causa relativa all’abuso commesso in località Ciochet a Iseo.
Ad annunciarlo, durante una conferenza stampa che si è svolta nella sede della «Società operaia», Legambiente Franciacorta e l’associazione «La Schiribilla», che si erano costituite parte civile nel procedimento penale nel quale erano imputati Domenico S. e Gabriella F. Al centro del caso uno sbancamento effettuato nelle aree sottoposte a vincolo e protezione naturalistica della Riserva.
Dopo dieci anni di battaglie giudiziarie si è da poco arrivati alla sentenza d’appello con due importanti risultati: la condanna dei presunti autori dell’abuso e il pagamento di una sanzione di 24 mila euro da dividere in parti uguali fra il Comune di Iseo e la Provincia di Brescia.
«La vicenda si può ritenere conclusa – spiega l’avvocato Pietro Garbarino, coordinatore provinciale di Legambiente – perché; risulta che gli imputati abbiano risarcito gli Enti e le relative spese processuali. Per noi è stato un successo dal momento che abbiamo dovuto sostituire l’inerzia degli Enti coinvolti che non avevano assunto nessuna iniziativa. Tuttavia resta ancora aperto il discorso del ripristino della situazione antecedente ai fatti, possibilità che resta ancora in capo al Comune di Iseo o al Consorzio.
«Finalmente non solo è stato riconosciuto un abuso effettuato all’interno della Riserva – commenta il presidente di Legambiente Franciacorta Silvio Parzanini -, ma sono state create delle risorse. Tale risarcimento sarà oggetto di una discussione che faremocon il sindaco di Iseo perché; vorremmo che questi soldi fossero impiegati a vantaggio delle Torbiere».
Sulla stessa linea anche il presidente de «La Schiribilla» Angelo Danesi, il quale mette sul piatto altri problemi: «Ci sono alcune questioni che incombono – ha affermato – come ad esempio il previsto intervento di una rotatoria sempre in località Ciochèt o l’ipotesi fatta dal Comune di Provaglio di creare nuovi centri visitatori all’interno della zona mentre per noi è sufficiente far funzionare bene quello già esistente. Siamo anche perplessi rispetto al percorso della pista ciclabile “Brescia-Paratico” che induce al passaggio su terreni della Riserva di persone non interessate alla tutela ambientale, così come alcuni comportamenti tenuti delle persone che la visitano. A questo proposito le Guardie Ecologiche Volontarie stanno chiedendo un appoggio più specifico da parte degli organi di Polizia». Preoccupazione viene anche espressa rispetto alla gestione del Centro visitatori di Iseo: l’ipotesi di affidarlo ad associazioni che hanno stretti rapporti col mondo venatorio viene vissuta come «una contraddizione in termini».
Infine le questioni legate alla pesca, al campo di golf, agli scarichi abusivi e al nuovo piano di gestione della Riserva. ritenuto «superfluo» e foriero di possibili situazioni anomale.
«Noi non vogliamo apparire come quelli che denunciano tutto e tutti o come quelli contrari sempre e comunque – ha concluso Danesi – A noi basterebbe solo che gli Enti intervenissero affinchè la Riserva non modifichi le sue finalità. Visitare le Torbiere significa scoprire l’ambiente che la circonda e gli animali che la popolano. Non è un luogo per andare a riposare, mangiare, fare il bagno o giocare. È giusto che tutti vi accedano a patto che la rispettino perchè all’interno esiste una sua legalità»

 

Carola Fiora