Torbiere, attività di pesca nelle vasche private: finalmente acque meno agitate?

 È stata nuovamente affidata a «Azzurra 85» la gestione del laghetto di proprietà del Comune di Cazzago, situato all’interno della Riserva delle Torbiere, in località Timoline di Corte Franca.

Il Consiglio comunale di Cazzago, nel luglio scorso, ha, infatti, stipulato una convenzione di durata quinquennale con l’associazione locale di pesca sportiva  che usufruirà del laghetto e dell’area di sua pertinenza (una superficie di ha 1.660), “con lo scopo di favorire lo sviluppo della pratica delle attività sportive di pesca, compatibili con le destinazioni d ́uso considerato il contesto in cui si trova, ovvero la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino”.

Ricordiamo che il nuovo Piano di gestione dell’area protetta (giugno 2012) ha esteso le zone  in cui è possibile esercitare la pesca dilettantistica, includendo alcune vasche nei bacini meridionali derivanti dall’escavazione dell’argilla, fra cui anche lo specchio d’acqua nei pressi di Timoline.

Per quanto riguarda gli specchi d’acqua di proprietà privata, essi non potranno essere gestiti a piacimento, com’è successo per lungo tempo in passato (ad es. v. qui), contravvenendo alla normativa in vigore, ma l’attività piscatoria dovrà essere esercitata nel rispetto del Piano e del Regolamento specifico.

In particolare:

– i proprietari potranno richiedere alla Provincia l’autorizzazione come centri privati di pesca solo successivamente a specifico provvedimento del Consiglio di gestione dell’Ente della Riserva che approva le modalità di gestione, di pesca e di accesso, i mezzi consentiti, gli orari, le immissioni di fauna ittica, al fine di armonizzare le attività piscatorie ivi previste con le finalità di salvaguardia ittica della Riserva naturale (Reg. pesca-art. 2. comma 3).

– inoltre in tutte le acque della Riserva naturale nelle quali è consentita la pesca, le gare o manifestazioni di pesca sportiva devono essere approvate preventivamente dall’Ente gestore con unico scopo di effettuare la pesca di specie ittiche considerate dannose per l’equilibrio dell’ittiofauna della riserva quali siluro e carassio (art. 2 comma 4).

Qui la delibera comunale:allegato-17

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