Torbiere del Sebino o d’Iseo: approvato il Piano della Riserva Naturale

Riportiamo qui il comunicato della Direzione Generale Sistemi verdi e Paesaggio (Regione Lombardia), a proposito della definitiva approvazione del Piano di gestione:

12 giugno 2012 

“Finalmente, dopo un impegnativo percorso di lavoro, in data 6 giugno 2012 con Delibera di Giunta Regionale n. 3578 è stato approvato il nuovo Piano della Riserva Naturale “Torbiere del Sebino o d’Iseo”. 

La prima fase della nuova pianificazione era stata l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della delibera che ha unificato il perimetro del SIC e della riserva Torbiere del Sebino e definito la nuova classificazione delle aree. Le finalità istitutive della riserva: – tutelare le caratteristiche naturali e paesaggistiche della riserva, – assicurare, nello spirito della convenzione di Ramsar l’ambiente idoneo alla sosta e alla nidificazione dell’avifauna, e – disciplinare e controllare la fruizione del territorio ai fini scientifici e didattico-ricreativi, sono stati gli obiettivi da rispettare per assicurare la migliore valorizzazione della naturalità dell’ambiente.
 
La Riserva è formata da un’area di notevole valore naturalistico di circa 360 ettari, composta prevalentemente da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati, dichiarata zona umida di importanza internazionale nel 1984, ai sensi della Convenzione relativa alle zone umide firmata a Ramsar nel 1971, Zona di Protezione Speciale (ZPS) dall’Unione Europea, Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e su tutto il territorio esiste il Vincolo bellezze naturali (L.1497/39).
 
La legge istitutiva della riserva introduce divieti a salvaguardia dell’ambiente; il piano di gestione consente di attuare gli interventi. Il nuovo piano di gestione risponde meglio alla nuova classificazione, ne migliora la tutela e risponde meglio agli obbiettivi di conservazione e finalità istitutive della Riserva”.                                                                                                                       Come associazione de La Schibilla abbiamo seguito il lunghissimo iter del Piano (la prima bozza fu presentata ufficialmente dall’Ente gestore nel lontano novembre 2006!): negli anni abbiamo cercato di dare il nostro contributo, esprimendo anche forti perplessità riguardo a scelte che, a nostro avviso, non vanno affatto nella direzione di una maggior tutela del sito.

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