articolo e foto d’archivio

Fonte: Giornale di Brescia, 27.11.10

Corte Franca Un nuovo bosco
per «difendere» le Torbiere
Un migliaio di alberi collocati su un’area di 6mila metri quadrati
proteggerà la riserva naturale dall’inquinamento luminoso

 

CORTE FRANCA Un nuovo bosco, esteso su circa 6mila metri quadrati e composto da un migliaio di alberi, proteggerà in futuro, nel territorio di Corte Franca, la Riserva naturale delle Torbiere dall’inquinamento luminoso.
Una scelta dettata da una particolare sensibilità nei confronti delle esigenze della natura, visto che l’eccessiva illuminazione del territorio è una delle cause che gli scienziati indicano tra le più dannose per la sussistenza non solo di alcune specie di piante (poiché la mancanza del buio notturno altererebbe la fotosintesi clorofilliana), ma anche per animali e insetti.
Allo stesso tempo però, il provvedimento vuol anche fungere da esempio per la salvaguardia dei confini della zona verde dall’invadenza di progetti urbanistici, che non di rado propongono di utilizzare porzioni perimetrali di torbiera per aumentare lo sviluppo dei paesi circostanti.
Prima di questa decisione strategica, presa dall’Assessorato all’urbanistica del Municipio franciacortino, il vecchio piano regolatore prevedeva un insediamento «di iniziativa pubblica su area privata» di fianco alla riserva, per un utilizzo di circa 28mila metri quadrati di territorio vergine, da trasformare in zona d’accoglienza per i visitatori.
«Il vecchio piano prevedeva una realizzazione a servizio della riserva – ci spiega l’assessore Piera Pizzocaro – dove insediare non solo una costruzione coperta di circa 400 metri quadrati per bar e ristorazione, ma anche un parco con giochi per i bambini e alcune torrette di avvistamento»; ora invece, a quella porzione di territorio è stata nuovamente assegnata una destinazione agricola, e in sostituzione della breccia che avrebbe spalancato le porte dell’oasi si è pensato a un cuscinetto protettivo, che verrà realizzato su un pezzo di area privata, ritenuta «di interesse pubblico» per la stretta vicinanza con il verde.
«Lo riteniamo un passo più consono alle necessità di conservazione dell’unica riserva naturale sebino-franciacortina – precisa l’assessore – quindi le risorse finanziarie previste per l’insediamento “cassato”, saranno utilizzate per il nuovo bosco, da estendere per tutta la lunghezza del centro commerciale con una profondità di almeno una ventina di metri. Obiettivamente non vedevamo la necessità di realizzare una nuova porta di accesso – conclude – visto che sul lato ovest c’è già quella che passa tra i vigneti; piuttosto, in caso si rendesse necessario, potremmo pensare di sfruttare la strada esistente, peraltro già dotata di un info-point».
Flavio Archetti
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N.B. Per rinfrescare la memoria, due foto d’archivio (2005):
ecco come veniva utilizzata l’area di protezione comunale delle Riserva

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