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Fonte: Bresciaoggi, Venerdì 28 Gennaio 2011

 

L’AMBIENTE MINACCIATO. Lo prevede una delibera della giunta regionale
Una cura dimagrante
per le Torbiere d’Iseo?
Il Coordinamento ambientalista lancia l’allarme e chiede un incontro con le amministrazioni locali

 

Si annuncia una tutela più limitata per la riserva naturale
Prima c’è stato il lungo braccio di ferro sullo strumento gestionale; poi si è aperto il confronto sulla valutazione della «qualità ecologica» dello stesso. Che pur non essendo ancora chiuso è stato in qualche modo «scavalcato» da un’altra novità di peso. Parliamo della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino, e dell’ennesimo allarme sul futuro lanciato questa volta da un pool ambientalista. Eccolo.
«È una corsa contro il tempo dagli esiti incerti quella che un ampio fronte di associazioni sta facendo per evitare quello che appare come un concreto declassamento delle Torbiere del Sebino. Una corsa cadenzata anche da sorprese preoccupanti, scoperte per caso. Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste bresciane (Enpa, Legambiente, il Servizio di vigilanza ambientale di Legambiente, Lac, Lipu, Laica, Oipa, Telefono difesa animali, Lav, Lida, Anpana e associazione Compagni di strada) preoccupato dalla procedura che il Consorzio di gestione della riserva ha avviato per chiedere l’esclusione della “Vas” (Valutazione ambientale strategica) relativamente al Piano di gestione, intende allertare le amministrazioni pubbliche affinché la biodiversità delle Torbiere d’Iseo non venga compromessa».

 

In quest’ottica, viene annunciato, proprio oggi si «inserirà l’incontro con alcuni amministratori del Comune di Corte Franca e di Iseo (che insieme alla Provincia, alla Comunità montana del Sebino e al Comune di Provaglio d’Iseo compongono il Consorzio). Il tema? «Nei giorni scorsi, un primo incontro dedicato alla procedura di esclusione della Vas, presenti il Consorzio e gli altri enti interessati, dalla Provincia alla Comunità montana, passando dall’Arpa e dall’Asl, è stato aggiornato alla luce di una serie di carenze, sottolineate soprattutto dall’ente comprensoriale e dall’Arpa, e relative essenzialmente alla necessità di “completare” la proposta del Consorzio integrando la discussione con documenti certi sull’effettivo stato ambientale dell’area e sul suo effettivo status giuridico. Anche perchè, ed ecco la sorpresa, proprio su questo fronte si è registrata una novità».

 

«Mentre infatti si sta ancora discutendo dell’esclusione della Vas – continuano le associazioni -, l’apparato normativo della riserva è stato indirettamente modificato da una delibera della giunta regionale che, se avallata dal consiglio, finirà per ridimensionare notevolmente il senso stesso di questa preziosa zona umida di rilevanza internazionale. La scoperta è stata fatta casualmente, mentre dal Consorzio di gestione non è arrivata alcuna comunicazione in merito e soprattutto non se ne è parlato in fase di procedimento Vas. E a questo punto le associazioni si chiedono da dove è partita la richiesta di un provvedimento che porterebbe in estrema sintesi a ridurre moltissimo il “significato ambientale” delle Torbiere, assegnando il riconoscimento attuale di “Riserva naturale orientata” alla sola zona “A”; quella a maggiore tutela».

 

Nella delibera della giunta del Pirellone (la numero 9/985 del 15 dicembre scorso), in effetti, si confermano tutti i divieti (edificatori, di trasformazione dell’habitat e di bonifica, solo per citarne alcuni) previsti dalla legge istitutiva per la sola zona «A», mentre per la «B» e la «C» si spalanca la possibilità di realizzare nuovi edifici se autorizzati dall’ente gestore nella zona di rispetto; e inoltre «si toglie sostanzialmente il freno che finora ha bloccato, per fare qualche esempio, eventi sportivi o folcloristici, la raccolta della flora spontanea, il transito con mezzi motorizzati e in generale ogni attività che implichi l’alterazione della qualità dell’ambiente».

 

«Alla luce di tutto ciò – conclude il Coordinamento – si ripropone una domanda che ricorre da anni: che fine farà questo habitat unico la cui importanza è riconosciuta a livello internazionale?».

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