Assemblea

mercoledì 18 aprile 2012
ore 20,45
presso la sala civica di Corte Franca (Timoline)
è convocata
l’assemblea di soci e simpatizzanti

 

della ass. La Schiribilla
odg:
– iscrizioni
– relazione attività 2011
– situazione riserva Torbiere – audizione in regione-
– problematiche ambientali del nostro territorio –
-proposte per attività 2012
– presentazione nuovo CD e sito internet
-varie ed eventuali
N.B. L’assemblea è aperta a tutti gli interessati. Tutti i partecipanti che si iscrivono all’associazione  avranno in omaggio un volumetto fotografico sul fiume Oglio ed il nuovo CD sulla riserva edito da La Schiribilla.

 

Viste le problematiche inerenti le Torbiere ed in generale il nostro territorio,

 

importante partecipare e far partecipare

L’incendio del 2 aprile nella riserva delle Torbiere.

Il fuoco probabilmente è partito dalla zona nei pressi del ristorante Funtanì a Provaglio e si è propagato verso nord in direzione di Iseo. L'intervento di numerose squadre antincendio (compreso elicottero) ha contenuto e fermato le fiamme prima che arrivassero al bosco recentemente piantumato, vicino al centro visite. Qualcuno ha anche sostenuto che bruciare il canneto che si sviluppa rapidamente fa bene…
Certamente tutta la vegetazione annuale palustre dovrebbe essere in grado di rigenerarsi in tempi rapidi, ma qualche nido, tutti gli insetti e microorganismi che fanno parte della catena alimentare impiegheranno tantissimo a ripopolare l'area. Alcuni uccelletti, come la cannaiola che "attaccano" il nido alle canne secche, per quest'anno nella zona bruciata non ci saranno.
Siamo nel periodo in cui tante specie di uccelli migratori stanno facendo ritorno in queste aree per nidificare. L'avifauna, pur non colpita direttamente dall'incendio, spaventata, potrebbe aver abbandonato i nidi sugli alberi.
Speriamo si possano al più presto accertare le cause dell'incendio e si alzi il livello di guardia per evitare che queste situazioni si ripetano, perché in poche ore si perde un lavoro di cura e naturalizzazione di anni.
Purtroppo la stagione di forte siccità crea condizioni favorevoli agli incendi che comunque sono quasi sempre di origine dolosa. Quest'anno, infatti, in Lombardia sono caduti 2 miliardi di metri cubi di acqua in meno tra piogge e nevicate, mancano 300 milioni di mc di acqua nei grandi laghi e invasi prealpini, c'è 1 miliardo di metri cubi in meno nelle nevi montane, con una situazione particolarmente critica nei bacini orobici e nella montagna bresciana.
Se però dovesse emergere che l'incendio è stato  causato dalla mano dell'uomo, gli  eco criminali avrebbero fatto male i propri calcoli perché la legge parla chiaro: i terreni distrutti da incendi dolosi non potranno diventare  aree edificabili
Qui alcune foto di Angelo, scattate durante e dopo l'incendio e una mappa con indicata la zona interessata:
www.laschiribilla.it/immagini/2012/incendio/incendio3.jpg www.laschiribilla.it/immagini/2012/incendio/incendio%203.jpg
www.laschiribilla.it/immagini/2012/incendio/2.4.2012%20incendio%20torbiere.jpg
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P.S. La video intervista alla nostra associazione:https://vimeo.com/86159010

Un’audizione fuori tempo massimo?

Speriamo di no.

 

Mercoledì 11 aprile, a distanza di un anno dalla richiesta, i portavoce delle associazioni, interessate alla tutela delle Torbiere del Sebino, hanno potuto finalmente esprimere le proprie preoccupazioni alla VIII Commissione regionale (Agricoltura, Parchi e Risorse idriche), in vista del via libera al nuovo Piano di gestione della Riserva, il cui iter di approvazione è stato tormentato e non privo di rilevanti incongruenze.

 

Il timore è che i numerosi fattori di pressione e abusi in atto da molto tempo sul sito (urbanizzazione nelle zone limitrofe, inquinanti nei corpi idrici, pesca di frodo e bracconaggio soprattutto in Lametta, prelievi d’acqua dalle vasche, gare di pesca sportiva, bonifiche e colmate, solo per citarne alcuni)possano aggravarsi, qualora nel nuovo strumento gestionale non siano introdotte misure più restrittive, rispetto a quelle già deliberate in sede di Consiglio regionale.

 

Si paventa, in particolare, che sia snaturato il ruolo della zona C di rispetto, che pure è parte integrante dell’ecosistema protetto Sito Natura 2000 (SIC, ZPS), tanto più che, proprio in questo periodo, si assistenelle Lamette, alla distruzione di alcuni ambienti naturali a ridosso dell’area più pregiata, con la messa a coltura (l’area è totalmente coperta da teli di plastica! v. anche post precedenti) di terreni caratterizzati da habitat d’interesse comunitario. A tale riguardo varie associazioni stanno inoltrando solleciti all’Ente gestore perché intervenga a tutelare la biodiversità.

 

Come già richiesto nel tempo in varie sedi, i rappresentanti delle associazioni, anche in occasione dell’audizione, hanno rilevato l’importanza che all’area protetta sia garantito un apparato normativo chiaro e rigoroso, che disciplini tutte le attività antropiche presenti nel sito e che non si presti a interpretazioni arbitrarie che potrebbero dar luogo a deleteri contenziosi.
L’ultima parola spetta alla Giunta regionale che, a breve, delibererà definitivamente sul Piano.

 

Qui il “promemoria” che ricostruisce l’iter del Piano di gestione e le varie questioni illustrate dai rappresentanti delle associazioni (Silvio Parzanini e Maria Bersi) in occasione dell’audizione:www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2012/audizione%20Regione11.04.2012.pdf

Incendio, l’intervista al presidente Angelo Danesi

Dopo l'incendio, l'intervista di TELECOLOR ad Angelo Danesi: http://www.youtube.com/watch?v=N2mbYsD0QIw (se il video non si apre, copiate il link nella barra degli indirizzi).

L'audizione delle associazioni presso l'VIII commissione regionale, avente come tema il Piano di gestione della Riserva, è stata rimandata a data da destinarsi.

BUONA PASQUA!

Dopo tante notizie negative sulla riserva, vi proponiamo le bellezze delle Torbiere nel servizio mandato in onda, il 23 marzo scorso, da Geo&Geo. All'interno vi trovate anche un filmato (reperito nell'archivio del Comune di Provaglio) che ricostruisce il vecchio metodo dell'escavazione della torba.  http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2866d347-08fc-421b-9f40-430824b69bcc.html  

Come trasformare un habitat comunitario in coltura…

Forse quello che “si coltiva” è prima di tutto l’dea che in riserva, nonostante le norme, i vincoli, si può fare ciò che si vuole oppure qualcuno pensa che plasticare un’area protetta sia un’opera d’arte moderna?

Sappiamo che a proposito delle “zebre in riserva” (v. post precedente) un attivista dell’associazione ha chiesto lumi all’Ente gestore. Speriamo in una risposta tempestiva.
Intanto noi rileviamo che là dove c’era un prato da sfalcio ora c’è ben altro.
Guarda qui:
www.laschiribilla.it/immagini/2012/zebre/22-7-011%20prima%20delle%20zebre.jpg
www.laschiribilla.it/immagini/2012/zebre/zebratura%20%20riservata%20%2030-3-012.JPG
www.laschiribilla.it/immagini/2012/zebre/rn%2023-3-012%201%20a.JPG

 

L’area è (era?) interessata da habitat molino arrehenatheretalia:www.laschiribilla.it/immagini/2012/zebre/molino%20arrehenatheretalia.jpg

Zebre in Riserva

Chi è appassionato di ufologia sa dei misteriosi cerchi nei campi di grano o nelle sabbie dei deserti, visite di alieni dicono, ma quelle strane strisce zebrate che si vedono in questo periodo in Lametta, che origine hanno?

Guarda qui le “zebre”: www.laschiribilla.it/immagini/2012/rn%2016-3-012.JPG
Guarda più da vicinowww.laschiribilla.it/immagini/2012/rn%2023-3-012.JPG
L’enigma si è dunque svelato: niente extraterrestri, ma opera dell’ingegno umano… lunghi teli di plastica che coprono un terreno a ridosso del canneto!
Rimane l’arcano di queste coperture di plastica in una zona che ci risulta interessata da habitat comunitario…

comunicazione: Riserva, nomina rappresentante associazioni ambientaliste

Informiamo che, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dell’Ente gestore della Riserva, le associazioni Monte Alto, Legambiente Bassosebino, Legambiente Franciacorta e La Schiribilla hanno provveduto a nominare Angelo Danesi quale rappresentante delle associazioni ambientaliste nella Comunità della Riserva. Il nominativo è stato comunicato all’ Ente gestore in data odierna (24 marzo 2012).

Qui il nuovo Statuto: http://www.torbiere.it/ita/NUOVO%20STATUTO.pdf

articolo e commento

Fonte: Bresciaogg, 14/03/2012

Torbiere, multa per «predatore»                                                                                       

 

Egregio direttore, desidero segnalare quanto segue. Lo scorso 10 marzo insieme a mia moglie ed al nostro cane Jack, mi sono recato alla riserva naturale ”Torbiere del Sebino” per una gita fotografica. Dopo aver avuto cura di munirmi di due biblietti d’ingresso dagli appositi distributori automatici posti all’ingresso del percorso da Provaglio, dove era anche indicata la sanzione di 20 euro per i trasgressori, mi sono inoltrato nella riserva tenendo il cane al guinzaglio, precisando che ero munito dell’attrezzatura igienica necessaria per rimuovere eventuali escrementi che l’animale avrebbe potuto lasciare durante il persorso sulle passerelle e/o sentieri, cosa che peraltro non si è verificata.
Ero tranquillo, fintantoché non ho casualmente notato, a metà percorso, una bacheca nella quale, insieme a varie informazioni di tipo floro-faunistiche e diversi divieti in ordine al parco, vi era anche quello di non introdurre cani, cogliendomi di sorpresa in quanto ne avevo ignorato l’esistenza fino a quel momento.
Essendo già a metà percorso, ho deciso di continuare la visita anzichè tornare indietro, poichè la strada sarebbe stata la stessa in termini di lunghezza. A circa un chilometro dalla fine del giro, vengo fermato da tre addetti del Servizio di Vigilanza ecologica che, dopo aver chiesto i documenti, mi hanno contestato la sanzione pari a 172 euro per aver infranto tale divieto.
Non desidero criticare o polemizzare e porre in dubbio la mia responsabilità nel non aver ottemperato ad una disposizione, per quanto in modo colposo visto che tale divieto era poco visibile sia all’esterno (circostanza che ho verificato successivamente, all’uscita dalla riserva) che all’interno del parco, tuttavia desidero richiamare l’attenzione sull’entità della sanzione comminata, stabilita in base a parametri sconosciuti e lasciata alla libera determinazione del comminante, posto che sono stato solo verbalmente edotto dagli addetti del Servizio di Vigilanza che il ”quantum” oscillava da un minimo di 103 a un massimo di 516 euro, indicazione non rilevabile visivamente al di sotto dei singoli cartelli di divieto di introduzione di cani.
A questo punto mi chiedo con quale criterio mi sia stata inflitta una multa di simile entità. Mi sembra che vi sia una sproporzione enorme rispetto a quella prevista per chi non fosse munito di biglietto d’ingresso: quasi 9 volte di più! All’atto della contestazione ho chiesto a uno degli addetti quale fosse la ”ratio” di tale disposizione, ricevendone in risposta un corto ed eloquente ”boh”, seguito, dopo circa un minuto di profonda riflessione da parte dello stesso addetto, da un ulteriore frammento di risposta, parto del suo notevole pensiero: ”Il cane è un predatore!’.’ Un cane che non arriva nemmeno a sei chili e per giunta al guinzaglio… un predatore!
Pur restando incredulo mi sono comunque inorgoglito per il mio piccolo Jack complimentadomi con lui che, pur non potendo vantare un pedigree di nobili natali, ha scoperto casualmente di essere finalmente qualcuno: un cane feroce!
Paolo Cirimbelli
(http://www.bresciaoggi.it/stories/164_lettere/342726_torbiere_multa_per_predatore/)
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Prendendo spunto dalla lettera, rileviamo che i tabelloni coi vari divieti sono collocati in modo ben visibile ai tre ingressi in Riserva, Corte Franca, Iseo e anche a Provaglio, tra l’altro proprio di fianco al distributore dei tiket. Per vederli non occorre far altro che guardarli…                                                                                                              Qui i cartelli informativi all’entrata di Provaglio, posti nelle due direzioni:
www.laschiribilla.it/immagini/2012/rn_16-3-012_provaglio_1.jpg
www.laschiribilla.it/immagini/2012/rn_16-3-012_provaglio_3.jpg
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Quanto al cane “predatore”, non è questione di animali di taglia grossa o piccola, feroci o mansueti, liberi o al guinzaglio. E’ vero, il cane è divenuto un animale “domestico” e la sua storia di addomesticazione è lunga quanto la storia della civiltà umana: è stato addestrato, per esempio, per la caccia agli animali selvatici, per la guardia di mandrie e greggi, per la difesa personale ecc… ma le prede nei confronti dei canidi, sia selvatici, sia addomesticati, hanno dovuto continuare a difendersi e nutrono una paura atavica.
Di conseguenza, anche se i cani oggi svolgono in gran parte un ruolo affettivo, la loro presenza è incompatibile con un’area naturale prevalentemente “selvatica”, come la Riserva delle Torbiere.
Il cane, anche il più mansueto e educato e anche se tenuto al laccio, di fronte al “selvatico” sente l’istintivo richiamo alla caccia; lascia tracce del proprio passaggio, peli, odori, terrorizzando le sue potenziali prede, inducendole a comportamenti innaturali, come l’abbandono del nido o dei propri piccoli o del luogo in cui sono soliti muoversi…
Ecco perché nelle aree protette, dove esistono zone a elevata naturalità, con presenza di animali selvatici, il cane non deve essere ammesso, neppure al guinzaglio.