Area ex supersolaio: la fine di un’annosa vicenda

Arriva la parola FINE all’annosa e tormentata vicenda dell’area ex Supersolaio di Iseo, che fa  da  cuscinetto  tra la riserva delle Torbiere (Lamette)  e  la  struttura  di  Sassabanek.

Dopo la deviazione del canale pubblico Colatore Nedrini e il  riempimento di zona paludosa con materiale di riporto di dubbia natura, essendo l’attività produttiva in via di dismissione, negli anni 90  l’amministrazione di allora diede la possibilità di costruire ben 11mila mc di volumetrie ricettivo alberghiere, ma nel 2005, grazie alla pressione di associazioni (La Schiribilla in prima fila) e alla petizione di numerosi cittadini, la possibilità di fabbricare rientrò nei 4.000 metri cubi previsti dal PRG. Ora, come già abbiamo riferito in un post precedente, la Regione stoppa definitivamente anche l’ipotesi edificatoria prevista nel Pgt in via di approvazione: nessun insediamento residenziale, ma solo riqualificazione naturalistica del sito.

Qui sotto le precisazioni dell’assessore all’urbanistica di Iseo, in una lettera pubblicata su  Bresciaoggi di domenica 12 agosto 2012:

Signor direttore, è doveroso da parte mia dare una adeguata e corretta risposta all´articolo apparso sul Vostro giornale in data 7 agosto. «Troppo cemento all´orizzonte – La Regione in pressing su Iseo» è un titolo alquanto irritante per chi sta cercando di redigere il PGT nel rispetto del proprio territorio, osservando i dettami della L.R. 12/2005 e s.m.i. e ricevendo conferme per il buon lavoro svolto anche dalla Provincia e dalla stessa Regione.
Per entrare in tema, è esatto affermare che la Regione ha imposto di non realizzare il residence, come previsto dal PGT, sull´area del «Supersolaio», ma si deve anche precisare che detta volumetria, sempre su indicazione della Regione, può essere traslata su un´altra area e su altri ambiti attraverso il meccanismo della perequazione.
Quindi, ricapitolando per chi non è avvezzo a pratiche urbanistiche, questa «massa di cemento» non deve sparire dal territorio, ma solamente essere ricollocata.
Preciso inoltre, che il documento pervenuto in Comune non è una semplice lettera, bensì la deliberazione n° IX/3838 del 25.07.2012 con la quale la Giunta Regionale ha approvato il parere formulato ai sensi dell´art. 13 comma 8 della l.r. 12/2005 relativo al PGT adottato dal Comune di Iseo.
Detto parere recita tra l´altro «Così come impostato il PGT risulta in linea con l´indicazione del PTR che specifica che i Comuni, nella predisposizione del Documento di Piano, facciano riferimento ai sistemi territoriali regionali ai fini della definizione delle proprie strategie ed azioni. L´impostazione del PGT è inoltre in linea con le determinazioni della D.G.R. n. 8138/2008 che già declina, nell´allegato A, gli elementi di coerenza tra il PTR e ciascun sistema Territoriale che vanno considerati nella stesura del PGT». Inoltre «nel merito della verifica sulla rispondenza del PGT al sistema degli obiettivi territoriali regionali si considera in ultimo che il Piano comunale ha tracciato uno schema di rete ecologica in coerenza con quello provinciale e regionale (rif. Elaborati PGT di Relazione, Norme tecniche di attuazione e tavola 9 del Documento di Piano)».
Sempre nella citata delibera regionale «viene confermato che gli obiettivi dichiarati dal PGT tesi a migliorare la qualità della vita dei cittadini e contenere l´incremento abitativo, sono perseguiti attraverso la salvaguardia dell´ambiente, la riqualificazione del patrimonio edilizio, con l´attenzione a migliorare la qualità delle costruzioni, la creazione di una rete di parchi urbani, il recupero del patrimonio di edilizia rurale e delle relative aree pertinenziali».
Posso assicurare che i funzionari della Regione durante la discussione del piano si sono complimentati affermando che il Comune di Iseo ha adottato un piano rispettoso delle norme e completo di tutti i piani connessi.
Emiliano Agostini
ASSESSORE ALL´URBANISTICA – ISEO