Riserva delle Torbiere: riposizionamento delle boe di delimitazione nelle Lamette

faunacatasteDopo gli interventi di manutenzione straordinaria, effettuati nella primavera scorsa, con la messa in sicurezza delle piazzole di pesca (4 costruite ex novo e 2 ristrutturate) e dei percorsi pedonali, il taglio e la potatura di piante arboree in condizioni di degrado e/o morte e la composizione di cataste faunistiche e di fascine per l’ittiofauna, arriva ora la volta della risistemazione delle boe che segnano il confine della Riserva nella zona a lago.  

L’Ente gestore ha dato il via all’intervento che si rende necessario poiché nel tempo (e da tempo) diverse boe si sono spostate. Si prevede pertanto il recupero di quelle alla deriva, il loro ricollocamento lungo il  perimetro delle Lamette, con posa di nuova zavorra e collegamento con tratto di catena in acciaio. La somma impegnata è di € 939,40.

Determina del direttore della riserva: 59-2016

confine

Torbiere: ruberie e interventi di manutenzione

Una bacheca divelta

Non hanno sosta gli atti vandalici e i furti a danno delle attrezzature e degli arredi della Riserva delle Torbiere.

Oltre alle bacheche e alla segnaletica spesso sotto tiro, nei giorni scorsi ignoti hanno forzato uno dei distributori ticket posti agli ingressi dell’area protetta, sottraendo il denaro ivi contenuto.

Per impedire nuove ruberie il Consiglio di amministrazione dell’Ente gestore ha disposto la blindatura di alcuni erogatori, mentre altri, più obsoleti, saranno messi in sicurezza in altro modo (costo € 1.700 più IVA). I lavori sono stati affidati a Brescia Mobilità.

Tra i lavori di manutenzione è invece prevista la sostituzione della segnaletica verticale dei percorsi pedonali, mentre gli interventi sulla vegetazione consisteranno nella potatura di contenimento di esemplari arborei posti lungo alcuni tratti dell’itinerario visitatori, nell’abbattimento di alcune piante secche e nel taglio del canneto in alcune zone delle Lame.

Qui le delibereC.D.G. N. 38 DEL 13-11-2013 – C.D.G. N. 39 DEL 13-11-2013

Cartello divelto e buttato in acqua

Articolo.Torbiere: «Pochi soldi per la manutenzione»

  fonte: Giornale di Brescia 3 novembre 2010

 

Torbiere: «Pochi soldi per la manutenzione»

 

Le Torbiere «toccano» Iseo, Provaglio e Corte Franca LAGO D'ISEOLe Torbiere del Sebino cercano contributi. Premesso che tutti gli enti gestori finanziano il Consorzio di gestione per quanto riguarda le singole competenze (i tre comuni di Provaglio d'Iseo, Iseo e Cortefranca pagano in base al numero degli abitanti, mentre Comunità Montana del Sebino e Provincia di Brescia per quote) ciò che manca in questo periodo alla Riserva naturale sono quelle entrate destinate agli interventi in conto capitale, per la costante manutenzione dell'area. I circa 60mila euro erogati annualmente dagli enti gestori infatti sono destinati all'Amministrazione, ma ciò che manca sono quei contributi provinciali e regionali che prima davano respiro alla riserva. «Stiamo proponendo progetti a tutto spiano ed a largo raggio – conferma il presidente del Consorzio Gianni Lecchi – Per esempio abbiamo già presentato il progetto sul percorso per disabili e quello sul pesce siluro. Stiamo elaborando il progetto europeo Life, che ci potrebbe dare qualche garanzia per il futuro». Il progetto Life, di cui il Consorzio ha già beneficiato anni fa, verrà presentato a primavera. Nel frattempo come si mantiene la Riserva? «Oltre ai contributi degli enti, l'unica entrata certa – dice Lecchi – è rappresentata dai ticket d'ingresso». Il ticket, richiesto ai non residenti dei tre comuni gestori, costa un euro; ogni anno l'incasso è sui 10 mila euro. Per quanto riguarda la fruizione della Riserva, spesso si verificano casi di inciviltà tant'è che il Consorzio ha da poco dovuto ricorrere ad una pulizia straordinaria per eliminare rifiuti di ogni genere. La parte più colpita è quella che costeggia la SP Iseo-Rovato; qui vicino alle piazzole di sosta si formano ammassi di spazzatura. «Abbiamo pensato di organizzare una giornata di pulizia, chiedendo il supporto di volontari e di associazioni – conclude Lecchi -. Speriamo che ci aiutino in molti».V.Massussi