lettera al direttore

fonte: Giornale di Brescia 17 giugno 2010

Laghetto Sala e Centro polivalente

Siamo un gruppo di geologi che lavora nel Bresciano e vogliamo segnalare un problema che ci sta particolarmente a cuore a motivo della sua gravità e dei valori paesistico-ambientali che coinvolge.
Il Comune di Adro nell'ottobre 2009 ha approvato, in variante al Prg vigente, un progetto che prevede la realizzazione di un centro polivalente composto da una struttura alberghiera, un auditorium, una galleria con uffici ed alcune unità abitative, a ridosso del laghetto del Sala, nella conca che lo circonda ed anche all'interno dello specchio d'acqua.

Il laghetto del Sala costituisce una forma assolutamente unica sull'arco collinare principale dell'anfiteatro morenico sebino e rappresenta un segno di grande rilevanza per la storia geologica del territorio della Franciacorta.
È situato in una depressione che si è prodotta in una fase di ritiro del ghiacciaio che ha generato l'anfiteatro morenico. La depressione ha ospitato un bacino lacustre che si è lentamente riempito di materiale fine e di vegetazione, trasformandosi in torbiera, come è successo per le torbiere di Iseo. La differenza tra il laghetto del Sala e le torbiere di Iseo è dovuta all'età, in quanto il laghetto del Sala è legato a cerchie più antiche, in cui, come detto, rappresenta l'unica struttura di questo tipo rimasta.

Come le torbiere di Iseo, anche la torbiera del Sala è stata riattivata come specchio d'acqua dall'escavazione della torba e poi, nel tempo, si è spontaneamente rinaturalizzata.

Nel censimento delle zone umide della pianura bresciana e degli anfiteatri morenici dei laghi d'Iseo e di Garda, effettuato da Silvio Frattini per il Museo civico di Scienze naturali di Brescia nel 2008, il laghetto del Sala è censito con il n.1 e la zona umida viene definita «di notevole importanza naturalistica per l'elevata diversificazione floristica e vegetazionale, comprendente tra l'altro un bosco idrofilo e specie di particolare rilevanza geobotanica». Si osserva inoltre che «il laghetto Sala è inserito in un'ampia conca caratterizzata da dolci pendii con prati falciati alternati a macchie boscose che, con i vicini rilievi prealpini, formano un paesaggio di non comune bellezza, meritevole di attenta protezione».

La tutela delle zone umide è contenuta sia nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Brescia (Ptcp), sia nel Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr). La tutela della zona umida comporta il divieto di qualsiasi intervento che ne depauperi il grado di naturalità (art.76 del Ptcp) e necessita della salvaguardia anche del territorio circostante tramite la previsione di un'ampia zona di rispetto da definirsi sulla base delle caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche, naturalistiche e paesistiche, come espressamente indicato negli Indirizzi di Tutela del Ptpr.

Troppo spesso in passato zone umide di notevole importanza naturalistica sono state ridotte a laghetti ad uso ricreativo e dunque completamente snaturate per un malinteso concetto di valorizzazione delle risorse naturali.
Per concludere: il fatto che a promuovere il progetto del centro alberghiero sia un soggetto con finalità sociali non può costituire motivo per compromettere in modo irreversibile un ambiente di grande interesse geomorfologico, oltre che naturalistico e paesistico.

Da qui l'auspicio di un ravvedimento dell'Amministrazione comunale di Adro, nonché di un rigoroso controllo da parte degli enti preposti alla tutela ambientale e paesaggistica.
Laura Ziliani
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