“Azzurra pesca fuori casa in attesa di conoscere il futuro del suo laghetto”

Sulla  questione abbiamo già scritto più volte…Non è una questione di “braccio di ferro” e di “novità” introdotte dal recente Regolamento sulla pesca: da quando è stata istituita la Riserva (1984), vale su tutta l’area protetta il divieto di introdurre specie animali e vegetali non autoctone!

Fonte: Giornale di Brescia 18 ottobre 2014laghettofuori casa

Cazzago- Azzurra pesca fuori casa in attesa di conoscere il futuro del suo laghetto

CAZZAGO SAN MARTINO Una nuova gara «in trasferta» per l’Azzurra ’85. La società di pesca bornatese prosegue infatti la sua stagione fuori casa in attesa di una decisione definitiva riguardo il proprio laghetto.

L’annuale gara autunnale di pesca alla trota – che si svolgerà domenica prossima, 19 ottobre – si terrà nel laghetto di Adro; una scelta «forzata» che fa capire quanto sia lontana dalla risoluzione la vicenda relativa alla gestione del laghetto di Azzurra (specchio d’acqua che si trova a Corte Franca, nella zona 2 della Riserva delle Torbiere del Sebino, ma di proprietà del Comune di Cazzago e in concessione d’uso alla società di pesca con sede a Bornato).

Non si è ancora chiuso quindi l’iter che porterà ad una decisione riguardo l’utilizzo del laghetto, con la Provincia (in questo momento è in atto un’indagine ambientale conoscitiva) chiamata a fare da giudice nel «braccio di ferro» tra la società di pesca e il Consorzio delle Torbiere del Sebino.

Il caso «nacque» ad inizio primavera con il nuovo regolamento redatto dal Consorzio che, tra le altre cose, vietava l’introduzione di pesci non autoctoni nelle acque che sono sotto la sua tutela (il laghetto dell’Azzurra si trova nella zona 2 del parco, definita di scarso interesse naturalistico, ma pur sempre nel territorio della riserva); una norma che portò, di fatto, ad un blocco dell’attività di pesca della società bornatese.

La vicenda, com’era prevedibile, ha fatto e sta facendo discutere molto sia nel cazzaghese che nella zona del Sebino, tra chi è «pro Azzurra» e chi invece sostiene le ragioni del Consorzio.

Come rappresentativi della situazione possono essere citati almeno due «pareri»: quella del Comune di Cazzago, che ha voluto ribadire il proprio sostegno alla società con la concessione delle gestione del laghetto per altri 5 anni («per il grande impegno, tra le altre cose, nel permettere anche a ciechi e disabili di far attività di pesca in tutta sicurezza» come ha sottolineato l’assessore allo Sport Giovanni Battista Troli), e quella dell’associazione ambientalista La Schiribilla, che ha voluto sottolineare sul suo sito «appoggio totale al Consorzio nelle sue attività atte a tutelare la Riserva naturale e a far rispettare le regole». Gabriele Minelli

Avifauna in Riserva: il basettino

Il Basettino (Panurus biarmicus) è un uccello passeriforme diffuso in Europa, Asia e Africa del nord. Il maschio presenta due vistose basette nere di forma triangolare, da ciascun lato alla base del becco, quest’ultimo di colore giallo.

Non molto comune nel nostro Paese, il Basettino è diffuso soltanto nelle zone di canneto più conservate.

Giacomo Simonini ha scovato, con grande soddisfazione, una coppia, domenica scorsa (19 ottobre) anche nella Riserva delle Torbiere.

Ecco le immagini che ci ha inviato:DSC_6858_900 DSC_6862_900 DSC_6872_900 DSC_6875_900 DSC_6880_900 DSC_6885_900 DSC_6895_900 DSC_6923_900 DSC_6934_900

Altra criticità in arrivo per le Lamette? Si riapre il caso ex Supersolaio

GDB exsupersolaioGiornale di Brescia 16/10/2014

Dopo anni torna alla ribalta una delle aree private strategiche sul territorio del Comune di Iseo, la cosiddetta «ex Supersolaio» sede di un’omonima fabbrica di laterizi, dismessa da tempo, con un’estensione di 24mila metri quadrati, compresi tra le Torbiere del Sebino, le Lamette e il lago d’Iseo. La proprietà, Ninfea srl, aveva proposto, nel 2005, di edificare in quel luogo un villaggio turistico, tra il campeggio di Sassabanek e la Riserva Naturale Torbiere, richiesta prima concessa, con un raddoppio dell’area, poi negata dal Consiglio comunale dell’epoca.

Ninfea aveva quindi fatto ricorso al Tar che quest’anno si è espresso in favore della proprietà poiché l’iter procedurale, una volta iniziato, non era stato completato nei quattro anni indicati, non per motivi da addurre alla proprietà. Intanto, succedutesi due tornate elettorali, l’Amministrazione ha approvato nel 2012 il Piano di governo del territorio, nel quale a Ninfea srl viene concessa una possibilità edificatoria di 4.500 metri cubi, con una destinazione non alberghiera bensì residenziale, ma in un altro ambito: l’area dell’ex Supersolaio è indicata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Brescia come inedificabile. «Colpa» della sensibilità ambientale a cui è soggetta e delle «bonifiche» per le scorie e i materiali presenti in loco.

Ne parlano l’assessore ai Lavori pubblici, Lino Archetti, con il funzionario Pietro Vavassori in seguito alla ricezione del Comune di Iseo di un «atto stragiudiziale» da parte della proprietà che chiede, oltre al diritto rivendicato e supportato dalla sentenza del Tar anche una sorta di «risarcimento danni». «Il Comune si trova in una situazione quasi "kafkiana" – afferma l’assessore Archetti – bloccato dalle posizioni opposte di due enti come il Tar da una parte, la Regione Lombardia dall’altra e la proprietà che ha tutte le sue ragioni, e ora vengono rivendicate. Siamo ricorsi al parere dei nostri legali per sapere come procedere».

Secondo il responsabile d’area Pietro Vavassori si dovranno considerare o un riesame del Pgt o una possibile variante: «La proprietà in sede di osservazioni al Pgt aveva presentato una proposta condivisibile che era stata accettata dalla Giunta: veniva più che dimezzata la volumetria, non più 11mila metri cubi bensì circa 4.400, l’area veniva bonificata e veniva abbattuto quell’immobile che non permette il cono visivo lago-Lamette-Torbiere. La Regione Lombardia però aveva rigettato la proposta facendo scaturire un altro ricorso al Tar da parte di Ninfea srl, che ora si trova a far valere le proprie ragioni». Il Comune ora è in attesa del responso legale, mentre continua a ribadire la propria posizione: «A noi premono da un lato la bonifica del territorio, dall’altro la sistemazione dell’area che acquisterebbe un valore altissimo se riqualificata».
Veronica Massussi

Qui la sentenza del Tar, depositata l’11/02/2014https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_bs&nrg=200501253&nomeFile=201400153_01.html&subDir=Provvedimentiex Supersolaio

Iseo,17 ottobre 2014: assemblea della Schiribilla e proiezione di immagini “FIVE MINUTES – La natura tra Sebino e Torbiera”

logo schiriL’associazione LA SCHIRIBILLA convoca

l’Assemblea annuale dei Soci

Venerdì 17 Ottobre alle ore 21:00

presso la Sala Civica di Iseo – Castello Oldofredi.
All’ordine del giorno la relazione sulle attività nell’ultimo anno, notizie sulla situazione della Riserva delle Torbiere e sulle questioni ambientali del nostro territorio.

Inoltre a seguire

una Proiezione di Immagini dal titolo

“FIVE MINUTES – La natura tra Sebino e Torbiera”

scattate dal fotografo Giacomo Simonini.

INGRESSO LIBERO: l’assemblea e la proiezione sono aperte a tutti, soci, interessati, simpatizzanti e amici…Siete invitati a partecipare e a diffondere l’invito.

Qui il volantino della manifestazione: Assemblea+Proiezione 2014 

proiezione