Commissione Europea: in esame anche il caso dei capanni da caccia a ridosso della Riserva

Fonte: Bresciaoggi sabato 19 luglio 2014 – PROVINCIA – Pagina 28
AMBIENTE. Si rischia la procedura d´infrazione
Torbiere del Sebino:
i capanni da caccia 
nel mirino della Ue
Bruxelles ha aperto un´istruttoria sulle controverse piattaforme
La Commissione europea torna a occuparsi di un caso bresciano: stavolta niente deroghe venatorie o richiami vivi, ma la caccia c´entra comunque. Lo sfondo è quello della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino, in merito alla quale la direzione generale Ambiente della stessa Commissione ha aperto una procedura d´indagine: tecnicamente si chiama «Eu Pilot», e può essere l´anticamera di una procedura d´infrazione.
Il motivo? In questa e in altre situazioni finite all´attenzione dell´Europa (in elenco c´è per esempio anche il calendario venatorio sardo), Bruxelles sospetta che si sia verificata una cattiva applicazione della Valutazione di incidenza ambientale: una procedura obbligatoria a fronte di interventi suscettibili di modificare seriamente le condizioni dei Siti di importanza comunitaria e delle Zone di protezione speciale inserite nella Rete natura 2000.
Le Torbiere sono sia un Sic sia una Zps, e l´irregolarità segnalata alla Commissione dalla Lega per l´abolizione della caccia e dalla onlus Gruppo d´intervento giuridico è rappresentata dalla più volte denunciata concentrazione di capanni di caccia galleggianti e terrestri attorno al perimetro della riserva, a distanze dal limite di rispetto in non pochi casi illegali e in generale, sostengono gli estensori della segnalazione, mai georeferenziati dalla Provincia.
IL PROBLEMA era stato risollevato pubblicamente poche settimane fa dalla Lac che, alla luce della revoca di sei dei tanti appostamenti galleggianti decisa dal Broletto su richiesta dell´ente gestore del parco (a sua volta sollecitato dalla Commissione europea), ha chiesto uno stop per tutte le postazioni di caccia, e di sottoporre a Valutazione di incidenza le eventuali nuove autorizzazioni. Ora si registra la mossa ufficiale decisa dall´Europa, che vuole indagare sulla qualità dell´attuazione locale delle direttive numero 43 del ´92 sulla salvaguardia degli habitat naturali e della «147» del 2009 sulla tutela dell´avifauna selvatica.