Torbiere del Sebino: rimozione parziale di rifiuti alle Lamette

 In base ai dati forniti dall'ARPA sono 55 le tonnellate di rifiuti incagliatisi nell'area naturalistica:  http://parchibresciani.it/wp-content/uploads/img/parchi/09torbiere/notizie/2022/09torbiere_gdb10.10.22.jpg

Tramite l'Autorità di Bacino, nel periodo da settembre a pochi giorni fa, ne sono state rimosse circa 10 tonnellate. Come noto il canneto a lago fa purtroppo fa da filtro trattenendo quanto la corrente trasporta.

Qui il servizio di Teleboariohttps://www.teleboario.it/notizia/4982/torbiere-del-sebino-raccolte-10-tonnellate-di-rifiuti/?fbclid=IwAR2U8G3vE-a753bD8OYLtJFE550jc4860gCc80eLZ–YEPauBoABKgtFwuk

17 novembre 2022 convocazione Comunità della riserva. Presentazione risultati per mettere a sistema pulizia rifiuti in Lamette.

 La Comunità della Riserva è convocata per giovedì 17 novembre 2022, alle ore 17:30, presso il Centro accoglienza visitatori di Iseo.

 Ordine del giorno:

  1. Approvazione terza variazione al bilancio di previsione 2022 e pluriennale 2023 – 2024;
  2. Presentazione concorso di idee WILDLIFE PAVILIONS;

Verranno inoltre presentati i risultati del progetto di rimozione dei rifiuti nell’area delle Lamette e si discuterà delle modalità per mettere a sistema l’intervento al fine di porre in essere le misure necessarie alla risoluzione della problematica.

L’incontro è aperto al pubblico.

 

 

Lamette: gli esiti del monitoraggio dell’ARPA

Come noto da anni, le correnti fanno intrappolare i rifiuti nelle Lamette, dove i canneti come un pettine trattengono nella zona sud del lago materiale vario proveniente dall'Oglio e dal bacino lacustre a monte.

*Torbiere del Sebino: ora l’avvelenamento da rifiuti non ha più segreti 

articolo di Cinzia Reboni

La relazione conclusiva al termine di 70 ore di calcolo con algoritmi di elaborazione immagini

Plastica, gomma, vetro, legno, ferro. Persino il relitto di una vecchia barca affondata. La massa informe che sta soffocando le Torbiere ora non ha più segreti. L’imponente monitoraggio fotografico e aerofotogrammetrico che ha impegnato l’Arpa per tre mesi si è concluso. Dalla rielaborazione delle immagini emerge che una crosta di rifiuti ha coperto i fondali del lago d'Iseo, in località Lamette nella riserva naturale.

Leggi qui: https://www.bresciaoggi.it/territori/sebino-franciacorta/torbiere-del-sebino-ora-l-avvelenamento-da-rifiuti-non-ha-piu-segreti-1.9351388

LAMETTE: scavi più profondi per l’apertura dei due nuovi canali

 

LAMETTE: scavi più profondi per l'apertura dei due nuovi canali

 CAUSA SICCITÀ NECESSARIE MODIFICHE AL PROGETTO INIZIALE

Come noto, lo sviluppo della vegetazione nelle aree terminali della Lametta delle Torbiere d'Iseo ha causato un parziale isolamento della stessa dal lago. Da qui l'esigenza di apertura di canali  per  favorire anche la migrazione di popolamenti ittici amanti di queste acque protette. La persistente siccità di questi mesi ha messo però in sofferenza il Sebino e le condizioni di livello idrico estremamente basse rendono necessario introdurre in corso d’opera alcune lievi modifiche progettuali che prevedono un incremento dei volumi di scavo, in corrispondenza degli imbocchi dei due canali interessati dal progetto.  La modifica è determinata da circostanze impreviste e imprevedibili, tuttavia il costo complessivo dell’opera, compreso delle somme a disposizione, rimane invariato. 

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Torbiere, Lamette: a conclusione l’iter per apertura nuovi canali


Immagine tratta dalla pagina FB di Progetto Gardiian

I lavori per aprire due nuovi canali nelle Lamette in collegamento col lago, per facilitare il ricircolo delle acque e la migrazione dei popolamenti ittici per la riproduzione (ne avevamo parlato qui), sono stati assegnati alla ditta Ziliani di Iseo (qui la determina). 

Data l'importanza archeologica dell'area della riserva, l’Ente gestore ha individuato nel dott. Paolo Sbrana dello studio Ar. Te. (Archeologia e Territorio) il professionista che seguirà i lavori durante le operazioni di scavo, per ottemperare alle prescrizioni della SoprintendenzaPer quanto concerne il profilo archeologico, poiché nella zona delle Torbiere e in particolare anche nell’area delle Lamette sono già emersi in passato materiali e tracce di frequentazione di epoca preistorica, con evidenze anche riferibili a un abitato palafitticolo dell’età del Bronzo, si richiede che i lavori dello scavo dei canali siano effettuati con assistenza archeologica in corso d’opera da parte di ditta o professionista specializzato in ricerche archeologiche subacquee che opererà sotto la direzione di questo Ufficio ai sensi dell’art. 88 del D. Lgs. 42 del 2004. Si anticipa che qualora dovessero emergere resti di palificazione e materiali archeologici i lavori di scavo potranno proseguire solo compatibilmente con la salvaguardia di depositi e stratigrafie archeologiche

Il finanziamento è stato ottenuto nell’ambito del progetto “GARD.I.I.A.N”. L’importo complessivo ammonta a € 65.701,76.

Qui il video dove l’ex direttore Ivan Bonfanti spiega gli obiettivi che si intendono raggiungere con il progetto Gardiian:  Nuova vita per le lamette della Riserva!

Qui sulla pagina FB di Progetto Gardiian altre interessanti immagini riguardanti il progetto.

P.S. PREVENTIVO_PER_ASSISTENZA_ARCHEOLOGICA​; det_04_-_affidamento_incarico_per_soprintendenza_archeologica_relativa_agli_scavi_da_eseguire_nell_ambito_del_progetto_gardiian

 

TORBIERE: RINNOVATE LE CONVEZIONI CON GRA E SUB ISEO

Anche per il 2021 l'Ente gestore della Riserva ha rinnovato la collaborazione  col GRA (Gruppo Ricerca Avifauna) e  il Gruppo Sommozzatori Iseo

– Il G.R.A. si impegna a collaborare alla realizzazione di censimenti ornitologici coordinandosi con il Comitato tecnico scientifico della Riserva, cui saranno forniti i dati. Inoltre saranno garantite 3 aperture annuali del centro visitatori offrendo un servizio di informazione e sensibilizzazione con particolare riferimento all’avifauna presente nell’area protetta (delibera; convenzione). 

– Il Gruppo Sub Iseo, che da alcuni anni opera anche per la pulizia dei rifiuti nell’area delle Lamette (è già in essere una specifica convenzione per tale finalità), si impegna ad effettuare interventi di contenimento di specie alloctone con particolare riferimento al pesce siluro (Silurus glanis) e attività di monitoraggio dell’ittiofauna presente all’interno della Riserva sotto la supervisione e con il coordinamento e secondo le indicazioni fornite dalle Torbiere che si avvarranno del proprio membro ittiologo nell’ambito del proprio comitato tecnico scientifico (delibera; convenzione)

 

Torbiere, criticità: comunicato delle associazioni

COMUNICATO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE AMBIENTALE

Amici della Riserva, GGAP, LAC, LAV, La Schiribilla, Legambiente, LIPU

Riserva naturale delle Torbiere del Sebino: serve un’inversione di marcia

Mancano pochi giorni alla riunione della Comunità della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino e le associazioni ambientaliste Amici della Riserva, GGAP, LAC, La Schiribilla, LAV, Legambiente, LIPU, che anche nel recentissimo passato hanno sollevato critiche e perplessità sulla conduzione di questa realtà, rilevano che l’ordine del giorno prevede la sola discussione del bilancio. Eppure i nodi da sciogliere non mancano. A partire dalla legittimità dei vertici dell’Ente gestore.

In estrema sintesi:

in gennaio alcune associazioni hanno chiesto formalmente le dimissioni del presidente, per evidenti questioni di incompatibilità. In quanto fruitore di prestazioni pensionistiche, secondo la normativa vigente (l’art. 5, comma 9, del D.L. 95/2012 come convertito nella legge 135/2013) non avrebbe infatti potuto ricoprire un incarico retribuito in un Ente pubblico, come è appunto quello di presidente della Riserva.

– A questo si aggiungono altri problemi di tipo gestionale. Per il secondo anno consecutivo, l’Ente gestore ha aderito al piano di contenimento del siluro varato dalla Regione con l’applicazione alle acque della Riserva. L’operazione, che è stata affidata, investendo per questo fondi pubblici, ai pescatori professionisti del Sebino, nel corrente mese è temporaneamente saltata per via del furto di buona parte delle reti acquistate per questo scopo. 

Ci pare evidente che la posa di centinaia di metri di reti, di fronte all’area più delicata e preziosa delle Torbiere, le Lamette, possa avere impatto sugli uccelli acquatici, soprattutto su quelli tuffatori, che proprio in questi giorni si apprestano alla nidificazione, oltre che sulle altre specie di pesci autoctone. Ci risulta che non sia stato consultato neanche il Comitato Tecnico Scientifico della Riserva, per questo motivo, le associazioni chiedono che venga applicata la Vinca (Valutazione di incidenza) per verificare il potenziale effetto su altre specie non oggetto di intervento. Ci appaiono censurabili sia il metodo di cattura intrinsecamente non selettivo – le reti – sia la zona scelta per la campagna – la parte a lago della Riserva – per l’apparente e grande distanza dall’ostentata selettività dell’intervento. Posto come detto che nei tramagli può finire di tutto, l’ittiologia spiega che in questa parte dell’anno i siluri non si incontrano vicino alle sponde lacustri ma a largo, a caccia di sardine (le alose, i clupeidi tipici del Sebino).

– In ultimo spicca il problema della gestione dei rifiuti che non è unicamente imputabile all'inciviltà di alcuni visitatori, ma negli ultimi mesi si è rilevata una totale mancanza di gestione e manutenzione dei cestini porta rifiuti nella Riserva, che si sono man mano trasformati in piccole discariche. La gestione di quest'ultimi risulta sia stata appaltata ad un consorzio che è quindi inadempiente nei confronti delle sue mansioni.

Alla luce di ciò chiediamo, auspicabilmente già in sede di assemblea della Comunità, che siano fornite adeguate risposte.

 

Due canali per far respirare le Lamette


Si apriranno due collegamenti (non uno) fra le Lamette ed il lago d’Iseo per favorire il ricircolo delle acque con un miglioramento della qualità ambientale del sito.

L’Ente gestore, ottenuto il finanziamento nell’ambito del progetto “GARD.I.I.A.N”, ha affidato l’attività di programmazione definitiva/esecutiva, direzione lavori e monitoraggio alla società GRAIA S.r.l. per un importo complessivo pari di € 17.080. 

Già dai primi anni 2000 sono stati avviati interventi di connessione col Sebino, conclusi nel 2015 con la riapertura di un quarto canale, ma nel tempo lo sviluppo di vegetazione nelle aree a lago della Riserva ha causato un parziale isolamento della stessa dal lago, oltre che la diminuzione della capacità di ricircolo delle acque, di fatto portando ad un peggioramento progressivo dell’ecosistema acquatico.

Da qui l’iniziativa di riaprire ulteriori canali, consentendo definitivamente il ricircolo delle acque e la migrazione dei popolamenti ittici per la riproduzione.

– impegno_spesa_per_affidamento_incarico_progetto_guardiian_2020 DISCIPLINARE_INCARICO_GARDIIAN_TORBIERE_2020;

– DISCIPLINARE_INCARICO_GARDIIAN_TORBIERE_2020​

 

Nuovo canale nelle Lamette: ottenuto il finanziamento


Riceverà il finanziamento il progetto per l’apertura di un quinto canale nella zona delle Lamette, grazie alla partecipazione al bando di cofinanziamento indetto dalla Fondazione Cariplo, dal titolo "Capitale Naturale”.

Nella riunione del CdA del 18 dicembre 2019 la Fondazione Cariplo ha deliberato gli esiti del Bando: sono cinque i progetti vincitori, tra cui quello predisposto dall’Ente Riserva delle Torbiere in partenariato (capofila individuato nel Parco Alto Garda Bresciano) con l’obiettivo di incrementare le condizioni di ossigenazione dell’area delle Lamette migliorandone lo stato ecologico generale. 

Il contributo previsto a favore della Riserva è pari a € 82.500.

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Nella parte conclusiva di un articolo sull'argomento, pubblicato sul Giornale di Brescia (https://www.giornaledibrescia.it/sebino-e-franciacorta/iseo-caccia-ai-fondi-per-i-pesci-delle-lamette-1.3464281) è citata la nostra associazione circa il problema dell'interramento di alcune vasche nella Lama: “La Schiribilla, associazione ambientalista costituita dalle guide della Riserva Torbiere, auspica che un’opera di questo genere sia estesa alle vasche di acqua bassa presenti nella zona est in territorio iseano, oggi invase da canneto ed in stato avanzato di interramento. Questa zona ospitava l’unica popolazione stabile, nota in l’Italia, di libellula Leucorrhinia pectoralis, l’ultima segnalazione pare risalga al 2003, le cui esigenze ecologiche richiedono proprio il ripristino di specchi d’acqua, ambienti essenziali per la sopravvivenza della libellula."

Immagine tratta dalla relazione tecnica

Criticità ambientali che incombono sulle Torbiere

A conclusione della RELAZIONE ORNITOLOGICA 2019 DELLA RISERVA NATURALE “TORBIERE DEL SEBINO” (http://www.torbieresebino.it/…/relazione_ornitologica_torbi…) sono evidenziate alcune problematiche che impattano sul sito e per le quali, nel rapporto, sono indicati anche gli interventi di carattere gestionale per ridurne l’incidenza.

Riportiamo qui in elenco le criticità:
INTERRAMENTO del canneto. L’area ove intervenire con maggior priorità è il canneto nella zona est delle Lame.

EROSIONE delle briglie delle piccole parti di esse ancora presenti (oggi queste aree sono delle lingue di torba o ‘isolotti’ colonizzati da vegetazione) continua a sottrarre tra le più importanti aree di rifugio e nidificazione della Riserva. Lo scenario che potrebbe prospettarsi è quello di un ambiente delle Lame caratterizzato esclusivamente da un unico specchio d’acqua, senza alcun elemento che diversifichi l’area e una conseguente drastica riduzione della comunità ornitica.

INQUINAMENTO delle acque da scolmatori

POTENZIALI EFFETTI DEI QUANTITATIVI DI PIOMBO derivanti da decennale attività venatoria nel tratto antistante le Lamette che andrebbero maggiormente indagati e approfonditi. 

AZIONI DI CONTROLLO di Siluro e Nutria di cruciale importanza per la tutela degli anatidi e rallidi nidificanti 

PULIZIA dei canneti delle Lamette, da replicare ogni anno in periodi compresi tra settembre e febbraio.