Riserva delle Torbiere: in Lametta canneto in evidente sofferenza

Foto del 26 luglio 2018

Durante le recenti operazioni di pulizia delle Lamette (v. qui) è apparsa evidente la condizione di sofferenza di una vasta parte del canneto a lago. Mentre nelle zone più asciutte la vegetazione pare non presentare criticità ed è verde, la parte in acqua è secca.

Non sappiamo se questo fenomeno gli scorsi anni fosse già in atto in maniera meno marcata. Sta di fatto che invece attualmente si nota una trasformazione ambientale: il paesaggio è completamente cambiato ed è palese l’inaridimento.

Non sappiamo quali siano i fattori correlati al deperimento di tale tipo di vegetazione, forse sono molteplici, ma è noto che il sistema dei canneti ha importantissime funzioni ecologiche: 

–  svolge un ruolo di depurazione naturale delle acque;

– costituisce un habitat vitale per numerose specie di uccelli migratori, svernanti e stanziali;

 – rappresenta un'area d’incubazione/nursery per numerose specie ittiche ed invertebrati.

La preoccupazione per una perdita consistente di biodiversità e il rischio che il fenomeno possa estendersi ulteriormente, proprio nella parte della Riserva orientata di maggior pregio, hanno indotto le associazioni Monte Alto e La Schiribilla a chiedere formalmente all’Ente gestore quali iniziative abbia messo o intenda mettere in atto per studiare/prevenire la moria del canneto, prioritario per la biodiversità e per la funzione fitodepurativa delle acque della riserva, che, tra l'altro, anche alle Lamette, sono interessate da sversamenti da sfioratori del collettore fognario.(v. testo lettera)

 

Foto del 21.07.2018 Sversamento da sfioratore in zona Lamette

P.S. Aggiornamento: Canneto sempre più rinsecchito, «le Torbiere sono in pericolo» (dal Giornale di Brescia 6 sett. 2018)

Effluvi… sgradevoli nella Riserva delle Torbiere

Non è certo, purtroppo, una novità quella che riguarda i collettori di scarico che convogliano reflui verso le Torbiere.

Dopo la lettera di Legambiente Franciacorta ad AOB2 riguardo agli sversamenti in Riserva e la nota di risposta in cui il gestore del servizio idrico riconosceva la problematica e preannunciava immediati interventi (parte dei quali eseguiti), in particolare in località Funtanì col potenziamento del collettore per prevenire fenomeni di occlusione, l’associazione ambientalista segnala di nuovo che, a causa delle piogge, gli sfioratori presenti nel territorio dei tre Comuni (Provaglio, Iseo e Corte Franca) hanno di nuovo scaricato nelle acque della Riserva una grande quantità di acqua maleodorante.

In particolare si evidenzia la mancata separazione tra acque bianche e acque nere del sistema fognario di Provaglio, alla quale bisogna rimediare al più presto considerando questo intervento prioritario per un comune che intende entrare nel novero di quelli sempre di più a vocazione turistica, obbiettivo che non può prescindere dalla salvaguardia del monumento naturale più importante che è la Riserva delle Torbiere.

Qui la risposta di AOB2 AOB2 torbiere e gli articoli di stampa usciti sull’argomento:

Liquami «selvaggi» vicino alla Riserva È allarme Torbiere

Acque nere nella Riserva Allarme di Legambiente sulle Torbiere del Sebino

Liquami nelle acque delle Torbiere: «Servono interventi sulle fogne»

Località Funtanì. Immagine di archivio (2002)

Reflui in Riserva, un problema annoso

Con una lettera inoltrata nei giorni scorsi ad AOB2 (responsabile del servizio idrico del territorio) e ai sindaci dei Comuni di Iseo, Corte Franca e Provaglio,  Silvio Parzanini, presidente del circolo Legambiente Franciacorta, ha segnalato l’annoso problema dell’inquinamento delle acque della Riserva, chiedendo interventi immediati e risolutivi. “In seguito a segnalazione di alcuni cittadini – dichiara Silvio Parzanini- abbiamo svolto un sopralluogo in località “Funtanì”, in territorio del comune di Provaglio d’Iseo, riscontrando, ai piedi di un canale di scarico in cemento collegato allo “sfioratore” del collettore soprastante che porta i reflui fognari al depuratore di Paratico, in prossimità delle Torbiere, un avvallamento ricolmo di liquame maleodorante, presumibilmente lì da quando lo sfioratore è entrato in funzione l’ultima volta.”

Il fenomeno di sversamento di reflui riguarda, come è noto ed evidenziato più volte dalla Schiribilla, anche altre parti della Riserva, come le Lamette.

Qui la lettera di Legambiente: acque.torbiere

Qui l’articolo di stampa uscito su BresciaoggiLiquami «selvaggi» vicino alla Riserva È allarme Torbiere

Lamette, immagine di archivio

Acque “sporche” nella Riserva delle Torbiere


Uno dei "chiusini ballerini " in zona Iseo (Cremignane-Clusane)

Oltre al percolare dei trattamenti agricoli, alle acque inquinanti che si riversano nella Riserva attraverso i numerosi fossi, alle problematiche che possono provocare gli scolmatori che riversano il troppo pieno nelle torbiere, quando le acque meteoriche trascinano nell’area protetta anche le acque nere, ci manca solo che qualcuno approfitti delle piogge insistenti per liberarsi di acque “sporche” direttamente in torbiera…

Da Bresciaoggi 12 giugno 2016:

ISEO. La Polizia locale

Lo sorprendono mentre scarica l’acqua sporca nelle Torbiere

 I "furbetti" dello smaltimento di rifiuti agricoli liquidi sanno bene quando possono provarci. E il temporale che si è scatenato ieri mattina sul lago di Iseo ha creato le condizioni migliori per provare a liberarsi di acque sporche nei canali in piena. Ma è andata decisamente male a un agricoltore sopreso dalla Polizia locale di Iseo mentre con una cisterna agganciata al trattore stava scaricando acque di scarico nell’area delle Torbiere.Le botti agricole non possono prelevare rifiuti anche se acque meteoriche o di dilavamento in quanto non autorizzate all’ albo gestori ambientali. L’aggravante del comportamento dell’agricoltore è stato scegliere di sbarazzarsi dei fluidi all’interno della riserva naturalistica.

Qui l’articolo su Bresciaoggi: scarichiTorbiere

Qui un video che registra sversamenti da uno scarico (noto a tutti, anche al gestore del servizio idrico) posto tra Cremignane e Clusane d’Iseo:

Lamette: muoiono salici e olmi. Incerte le cause del fenomeno

Alcune delle piante secche in Lametta, località Badaline

Fonte: Giornale di Brescia 3 settembre 2014

 

Allarme sulla morte di salici e olmi alle Lamette

Molte le ipotesi sulla causa del progressivo disseccamento, nessuna risposta certa

QUI l'articolo: Lamette.Olmi.

 Le cause non sono certe, ad ogni modo, purtroppo non è inusuale che in periodi di piogge intense vi siano versamenti di liquami nella Riserva, l'abbiamo già segnalato anche in passato.

 

Anche  su Bresciaoggi dell’11 febbraio 2014 (“Acqua, neve, valanghe: il meteo non dà tregua) se ne parla: “L´unica situazione davvero critica la stanno creando gli scolmatori che riversano il troppo pieno nelle torbiere, a Provaglio, e nelle lamette a lago, a Clusane: le acque meteoriche trascinano nella riserva anche le acque nere."

 

Torbiere: con la pioggia acqua alta e liquami in Riserva

Provaglio d’Iseo, nei pressi della stazione ferroviaria: il torrente Rì gonfio d’acqua

  •  Come noto le Torbiere stanno alla base dell’anfiteatro delle colline moreniche della porzione centrale del territorio della Franciacorta. Dal punto di vista idrico, in esse confluiscono principalmente le acque dell’ambito comunale di Corte Franca (Colombaro e Timoline), di Provaglio e in minor parte di Iseo.

Le piogge persistenti del periodo stanno gonfiando i flussi idrici di vari corpi (torrenti, fossi, canali) che affluiscono nella Riserva, convogliando acque di varia natura (reflui fognari, scarichi industriali, pesticidi…), mentre gli scolmatori traboccano.

Una situazione annosa di cui abbiamo parlato più volte, ma alla quale non è stato ancora posto rimedio, se non in alcune situazioni.

Sull’argomento ora interviene l’Ente gestore, che fa appello ai comuni limitrofi, richiedendo anche l’intervento di AoB2, la società che gestisce la risorsa idrica, perché progetti una soluzione, per quanto riguarda i collettori fognari.

Qui l’articolo in pdf pubblicato sul Giornale di Brescia l’8.02.2014scarichi nelle Torbiere: è allarme

  • Le consistenti precipitazioni del periodo hanno innalzato anche il livello dell’acqua delle vasche nelle Torbiere, dove sentieri e vari passaggi del percorso visitatori sono sommersi.

 

Articolo: “Lamette, degrado senza fine: da oasi a fogna a cielo aperto”

Riportiamo un articolo che tratta dello sversamento di liquami nella riserva, in particolare nelle acque delle Lamette, reflui provenienti dal collettore circunlacuale che attraversa la parte nord della Riserva e che nel suo percorso verso il depuratore di Paratico raccoglie gli scarichi fognari dei comuni di Adro, Capriolo, Corte Franca, Provaglio d’Iseo, Iseo, Sulzano, Montisola, Sale Marasino, Marone.  Tale situazione è stata ripetutamente segnalata nel corso degli anni scorsi anche dalle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) e da varie associazioni. Le foto che pubblichiamo, tratte dal nostro archivio, riguardano fenomeni di sversamento in Lametta dai pozzetti del collettore nel febbraio- marzo del 2009.

Fonte: Bresciaoggi giovedì 27 dicembre 2012 – PROVINCIA – Pagina 25

ISEO. Chiusini che saltano e acque nere che tornano in superficie: la riserva è ormai allo stremo

Lamette, degrado senza fine: da oasi a fogna a cielo aperto

Giuseppe Zani

In caso di piogge torrenziali la portata del collettore risulta insufficiente e i liquami esondano nei campi A lanciare l´allarme l´associazione «Clusane unita»

La riserva naturale delle Lamette, paradossalmente, stava meglio quando non c´era il collettore fognario circumlacuale, vale a dire sino alla metà degli anni Ottanta. Adesso è una palude maleodorante, perché da anni gli scolmatori del collettore vi riversano i liquami gonfiati dalle piogge e il lago vi si spinge solo nei momenti di piena.

UNA SITUAZIONE che è stata denunciata da Gianpaolo Pedemonti durante un´assemblea organizzata dall´associazione «Clusane unito» nella maggiore frazione iseana. Non è la prima volta che Pedemonti lo fa. Sempre invano.

«Il degrado si va accumulando nella zona di Badaline, dove sboccano due sfioratori – spiega -. Il problema è generato dal fatto che i vari comuni, incluso Iseo, non hanno separato a monte le acque nere dalle acque bianche. Il fondo lo si è toccato di recente con l´allaccio di Cortefranca all´anello circumlacuale». Quando piove a dirotto, in effetti, la portata del collettore risulta decisamente insufficiente, un po´ perché all´altezza di Badaline il tubo è rastremato, cioè si riduce di diametro, un po´ perché più avanti, in località Barro, le pompe dell´impianto di sollevamento non ce la fanno a mandare verso Paratico il flusso delle acque miste in arrivo. E allora entrano in azione gli scolmatori. Talvolta succede che persino essi siano in difficoltà e la violenza della pioggia sia tale da far saltare per aria i chiusini, spandendo i liquami fognari per i campi coltivati che si estendono ai piedi di Badaline.

«Un´autentica miopia: si sono previsti e realizzati due scolmatori proprio nel bel mezzo delle Lamette – insiste Pedemonti -. Lì i fondali sono bassi, i canali verso il lago sono in parte ostruiti, non c´è ricambio d´acqua. Davanti c´è la foppa di Clusane, un´ansa una volta ricca della famosa “erba da pesce”, adatta cioè alla deposizione delle uova che i maschi poi fecondavano. Adesso, nel tratto di lago compreso tra Sassabanek e Clusane, i fondali sono fangosi o al massimo coperti da alghe che si ingozzano di nitrati e fosfati. Non sono un tecnico, ma vorrei segnalare che nel 2003, l´anno della grande siccità, in questa zona l´acqua si era ripulita e si era ripristinato l´habitat per la riproduzione naturale dei pesci. Con la ripresa delle piogge, tutto è tornato come l´anno precedente». Scenari che si sono riproposti nelle stagioni successive. Le acque inquinate della foppa non si rimescolano e il materiale convogliatovi dagli scolmatori si accumula.

COMMENTA Pedemonti: «È singolare che una pletora di enti, dall´Asl al Comune, dal consorzio dei laghi all´ente gestore delle torbiere, si sia mossa di recente per proteggere la foppa dagli escrementi di qualche anatra domestica, mentre continua a non vedere, a poca distanza, gli effetti di quella che è una vera fogna a cielo aperto».

 

 

Dossier Torbiere del Sebino – Nov. 2007

E' ora disponibile on-line il

DOSSIER Novembre 2007

LE TORBIERE D'ISEO

redatto dalle associazioni LEGAMBIENTE Circolo Franciacorta, WWF Lombardia e LA SCHIRIBILLA. Il documento denuncia i preoccupanti fattori di pressione in atto sul territorio a noi caro della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino.

Il file in formato pdf (3.47 MB) è disponibile per la consultazione al seguente link:

http://www.laschiribilla.it/DOCS/dossier.pdf

Qui invece il documento dell'associazione Montealto citato nel dossier, riguardante i problemi che affliggono i corpi idrici collegati con la Riserva: presentazione schede Scarichi nelle Torbiere 2005schede scarichi in torbiera 2005

 

 

Riserva o cloaca:una prima risposta concreta da Provaglio

da Bresciaoggi
martedì 14 febbraio 2006
PROVAGLIO/1. La soluzione dovrebbe eliminare i problemi idraulici registrati nel recente passato alle Torbiere
Scolmatore, sciolto il nodo manutenzione

La pulizia dell’impianto del Monastero di San Pietro passa in gestione a Cogeme
Provaglio dovrebbe aver messo la parola fine alle disfunzioni dello sfioratore nel territorio delle Torbiere. Il Comune ha infatti sciolto definitivamente il nodo manutenzione dello scolmatore che smaltisce le acque di scarico urbano nelle vicinanze del monastero di San Pietro in Lamosa.
Su proposta dell’assessore esterno Giuseppe Bartolini, il Consiglio comunale ha deliberato di affidare in gestione alla Cogeme oltre alle fognature comunali anche l’impianto. L’operazione ha reso necessaria la modifica del contratto.
«Tutto è nato da un equivoco interpretativo dell’accordo con la Cogeme – ha spiegato Bartolini -: pensavamo che con il trasferimento delle competenze sulle fognature la multiutility si fosse presa in carico anche la pulizia e la manutenzione dello sfioratore che invece rimaneva in carico al Comune».
Nuccio Borghesi, capogruppo della civica di minoranza, pur votando a favore della modifica ha manifestato «perplessità sulla capacità contrattuale del Comune nei confronti di Cogeme», rilevando che «già in altre occasioni si è dovuto modificare accordi presi». La manuntenzione della Cogeme eviterà i problemi di funzionamento registrati durante le piogge.
Fausto Scolari

risposta del sindaco di Provaglio

In merito a segnalazione “Riserva o Cloaca?”, dal sito comune di Provaglio, piazza telematica, forum Le Torbiere del Sebino, trascrivo:

“Risposta a segnalazione
In data 13 ottobre il Consorzio tutela del sebino è intervenuto pulendo le griglie otturate che impedivano il normale deflusso della fognatura.
Ritengo che il problema riguardi tutti gli enti da voi individuati pertanto ho promosso, come Comune di Provaglio d’Iseo, una conferenza di servizi allargata a tutti gli enti coinvolti affinchè vengano valutati i possibili progetti di soluzione di un problema che periodicamente si ripresenta.
Giusi Martinelli